Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

882 Claudio Pavone· Leonetti e Ravazzoli) che « il lineamento fondameritale della situazione è l'inizio di una nuova ondata di movimento rivoluzionario ascendente)> 1 • Gli atteggiamenti neo-risorgimentali dovevano necessariamente fare le spese di una tale politica, secondo la quale, va ancora ricordato tenendo presente che il bordighismo non fu eliminato d'un colpo (Bordiga fu espulso solo nel 1930), « il proletariato non deve rivendicare la conquista democratico-parlamentare» 2 • Fin dal primo numero di « Lo Stato operaio», nell'Editoriale già citato, si polemizza infatti contro coloro che « parlano della battaglia contro· il fascismo nei termini di Mazzini e del liberalismo di tre quarti di secolo fa »; e in un articolo dell'anno successivo-3 , sbozzate rapidamente le « stentate vicende del cosidetto Risorgimento)), e ricordato che « i tratti caratteristici del regime fascista non sono altro che lo sviluppo·, logico e conseguente sino alle conseguenze estreme, di principi, di consuetudini e di stati di fatto i quali erano insiti nello stesso regime statutario»~ si concludeva affermando che « l'antifascismo liberale democratico e socialdemocratico non spezza il cerchio di questa politica. È un momento ~i essa. È una posizione di attesa e di riserva )>. L'attacco frontale contro il Risorgimento, vecchio e nuovo, doveva venir sferrato da Togliatti nel corso di un violento articolo contro Rosselli e Giustizia e Libertà 4 • Una prima presa di posizione nei confronti di GL si era avuta nel nu- _mero precedente della rivista, con un articolo di Giorgio Amendola che, riesponendo le tappe del cammino da lui e da altri compiuto dal gobettismo (si cita Risorgimento senza eroi) al partito comunista d'Italia, riconosceva che altri gobettiani erano invece passati a GL, verso la quale egli usa un linguaggio .un po' meno aggressivo di quello di cui poco dopo si sarebbe servito Togliatti 5 • Il _quale, fors'anche perché preoccupato di una certa forza di attrazione ~he GL mostrava di esercitare sui comunisti che uscivano dal partito 6 , tiene a considerare assurdo ogni parallelo fra Gobetti e Rosselli: l'uno po-· vero, pensatore originale, rivoluzionario; l'altro ricco, dilettante dappoco, revisionista ignorante del marxismo fino alla malafede. L'obiettivo politico principale dell'articolo è espresso con chiarezza: « Giustizia e Libertà », scrive Togliatti, « rappresenta, in questa crisi, il tentativo piu vasto che sino 1 Cfr. l'editoriale La conquista della maggioranza, SO, III (1929), p. 465. 2 µi, riforma costituzionale, SO, I (1927), p. 1077. 3 Lo Statuto e la lotta per la libertà, SO, II (1928), pp. 225-29. • 4 ERCOLI, Sul movimento di « Giustizia e Libertà», SO, V (1931), pagine 463-73. 5 G. AMENDOLA, Con il proletariato O contro il proletariato? (Discorrendo con gli intellettuali della mia generazione), SO, V (1931), pp. 309-18. 6 Cfr.; su questo punto, A. GARosc1, Storia ..., cit., pp. 77, 99. Bibl"iotecaGino Bianco

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