Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

868 Claudio Pavone nella cultura media italiane, .non sarebbe rimasto senza eco e senza conseguenze. IV. Il Risorgimento da completare. La famosa frase di Fortunato, non essere il fascismo una rivoluzione ma un·a rivelazione, offre una appropriata epigrafe agli atteggiamenti, pur differenziati, di un antifascismo che, non ponendosi come restaurazione, ma desiderando invece che l'Italia compisse· un passo innanzi· decisivo anche nei confronti del regime politico e sociale prefascista, era indotto a cercare nella recente storia d'Italia dal Risorgimento in poi (ma per alcuni, di piu fervida fantasia, anche da prima o da sempre 1 ), non solo le « origini >> del fascismo, n1a i motivi che ·avevano resa debole e stentata la vita de_mocratica· e lo sviluppo sociale del paese, provocando poi l'ingloriosa resa della sua classe dirigente. Era questo un atteggiamento carico di ben maggiore aggressività nei confronti del fascismo e che, se dette origine ai molti « processi >> al Risorgimento e al postrisorgimento tanto fastidiosi per gli storici togati, si rivelò poi fecondatore delle correnti principali della Resistenza, del partito d'azione ai comunisti. Non è infatti concepibile una Resistenza svuotata di questa volontà aversiva contro qualcosa di piu profondo del fascismo inteso nei suoi ristretti termini di regime fondato da Mussolini il 28 ottobre del 1922 e fatto rinascere, dopo 1'8 settembre del 1943, dalle baionette ·tedesche. L'utilizzazione di un concetto storiografico come il. Risorgimento nella polemica antifascista era tal volta soltanto implicita nella scelta di nomi e di parole d'ordine che facevano appello alla tradizione patriottica e democratica, senza particolari prese di posizione storico-politiche: come fu, ad esempio, per il gruppo della Giovane Italia, sorto nel 1927, il cui nome mazziniano e la cui organizzazione di arcaico tipo settario coprivano un raggruppamento assai' largo di antifascisti di varie tendenze,· per nulla radicale 2 • Un· contributo originale non fu dato nemmeno dal movimento 1 Ricordiamo quattro opere che potrebbero raggrupparsi sotto il titolo di De antiquissima italorum insipientia: G. FENOALTEA,, Storia degli italieschi dalle origini ai giorni nostri, Firenze 1945; G. CoLAMARINo, Il fantasma liberaZ.e, Miliano s. d.; F. Cus1N, Antistoria d'Italia, Torino 1948; G. A. BoRGESE, Golia. Marcia del fascismo, trad. it., Milano 1946. Su questi autori, eredi della parte peggiore di Gqbetti, e che spesso capovolgono soltanto il segno morale di quei romanzi fascisti che partivano da Augusto e finivano a Mussolini, vedi N. V ALERI, Premesse ad una storia d'Italia nel post-risorgimento, in Orientamenti per la storia d'Italia nel Risorgimento, Bari 1952, pp. 65-71. 2 Y edi, sulla G1a.vane Italia, R. LuRAGHI, Momenti della . lotta antifascista in Piemonte negli anni 1926-1943, MLI, n. 28-29 (genn.-marzo 1954), pp. 15-16; e A. GAVAGNIN, op. cit., pp. 257 ss. Il Luraghi (pp 31-33) ricorda anche il MURI (Movimento Unitario di Ricostruzione Italiana), sorto dopo gli arresti che scom- . . Biblioteca Gino Bianco

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