Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

LE « COMUNI » CINESI: LA RIVOJ.jUZIONE IN UN PAESE SOTTO-SVILUPPATO 1. - L' impresson-ajnte sviluppo dell'agricoltura cinese: nel giro di un anno la produzione nelle campagne aumentata dal 60 al 90 per cento. « Un fatto assolutamente senza precedenti nella storia agraria del mondo » : con queste parole. il quotidiano francese « Le Monde » commentava, nel numero del 12-13 ottobre scorso, lo straordinario sviluppo dell'agricoltura cinese, definito. il piu grande avvenimento del 1958, cosf come il '57 era stato dominato da un altro fatto sensazionale, lo sputnik sovietico. Tali giudizi erano di René Dumont, il quale aveva visitato la Cina giusto tre anni fa, alla fine del '55; nel gennaio ~56Dumont aveva fornito alcune previsioni, per i lettori di « Le Monde », sullo sviluppo agricolo cinese, e sùccessivamente aveva pubblicato un_ interessante libro (Révolution dans les campagnes chinoises, Paris, édit. du Seuil, 1957): le sue previsioni, pur considerate eccessive da alcuni, erano state già superate, e il Dumont, forte delle conferme ricevute da altri due economisti, Henri Denis e Charles Bettelheim, appena rientrati dalla Cina, riferiva ampiamente sulla situazione nelle campagne cinesi come si presentava allo scadere del '58. Il· quadro è, senza mezzi termini, impressionante. Le cifre di previsione fornite dal Dumont per la fine del '58 erano esplicite. Il raccolto raggiunge una quota variante. dai 300 ai 350 milioni di tonnellate di « alimenti di base» (cereali), con un aumento in percentuale, rispetto al '57, che varia dal 60 al 90 per cento. La produzione granaria registra un balzo in avanti del 70 per cento (40 milioni di tonnellate, per la prima volta un quantitativo superiore a quello degii Stati Uniti). Il riso semi-tardivo, con 56,5 milioni di tonnellate, aumenta del 40 per cento (ancora non ·era valutata la produzione del riso tardivo, il cui raccolto si ha in dicembre). Il raccolto del cotone aumenta a 3.500.000 tonnellate, •piu del doppio rispetto al '57. Ma, senza addentrarci nelle cifre per ogni singolo prodotto dei campi, basterà notare che la produzione media pro capite di cereali (alimenti di base) raggiunge nel '58 la mezza tonnellata, al posto dei 285 chili del '57; le cifre europee sono già superate, anche se la Cina rimane indietro per q~anto riguarda i prodotti animali (bestiame . e derivati). E i ritmi di 53 Bi lioteca Gino Bianco

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