Claudio Pat1one . ·Quando voleva giocare la carta del fascismo popolaresco Mussolini non esitava poi a tirare in scena ·Garibaldi: cosf, parlando a Monterotondo il 23 dicembre 1923, menò gran vanto della presenza di Ricciotti Garibaldi 1 , e proclamò che « fra la tradizione garibadina, vanto e gloria d'Italia, e l'azione delle Camicie Nere, non solo non vi è antitesi ma vi è continuità storica e ideale >> 2 • Vedremo in seguito come di un certo tipo di continuità fra garibaldinismo e fascismo si parlasse anche in ambienti ·antifascisti: e già Gobetti, in una sua complessa definizione di Mussolini, aveva inserito l'elemento del « garibaldino in ritardo » 3 • Nel presentarsi come vendicatore della vittoria mutilata, Mussolini contribui a canonizzare il conflitto del 1915-:-18 come « quarta guerra d'indipendenza», facendolo divenire un anello della catena che partiva dal Risorgimento e finiva al fascismo (... « il decennio 1860-70, quando fu compiuta l'unità della Patria che dovrà essere perfezionata colla guerra mondiale e la nostra v~ttorià » 4 ): e di nuovo, nell'appropriarsi di tutta l'eredità per lui politicam~nte utile del conflitto, dall'interventismo nazionalista a quello di intonazione democratico-risorgimentale, Mussolini faceva appello a Gari- · baldi, dichiarandosi sicuro che l'Eroe « riconoscerebbe la discendenza delle sue camicie rosse nei soldati di ·Vittorio Veneto e nelle Camicie nere che da un decennio continuano, sotto forma ancor piu popolare e piu feconda, il suo volontarismo >> 5 • Perfino l'Anschluss e l'Asse servirono a ridestare in Mussolini spiriti risorgimentali, spingendolo piu volte a paralleli fra i modi con cui Italia e Germania avevano raggiunto l'unità nazionale. Ed erano paragoni che, sovvertendo tutta quell'ala della tradizione liberale che· aveva sempre amato accentuare le differenze fra Cavour e Bismarck, servivano poi di introduzione all'accostamento fra fascismo e nazismo come momenti culminanti delle due rivoluzioni nazionali. « Il dramma austriaco non è cominciato ieri: cominciò nel 1848, quando il piccolo animoso Piemonte osò sfidare l'allora colosso absburgico ... Noi non abbiamo fatto nulla di diverso tra il 1859 e il 1861. Io vi . 1 Sulla misera storia dei rapporti fra i Garibaldi e il fascismo, cfr. A. GARosc1, Storia dei fuorusci'ti, Bari 1953, pp. 271-73. 2 B. MussoLINI, op. cit., III, L'inizio della nuot1a politica, Milano 1934, pp. 295-g6. . 3 Rivoluzione Liberale, 28 maggio 1922 (cit. da G. Solari, p. 85: vedi nota 1 a p. 895). Cfr. quanto diremo poi su Gobetti. 4 B. MussoLINI, Prefazione alla Rivista marittima del gennaio 1937, in op. cit., XI, Dal novembre 1936 al maggio 1938, Milano 1938, p. 39. Anche il « germe del nuovo lm.pero » risaliva « all'anno in cui ,il piccolo Piemonte osò sfidare il potente imperq degli Absburgo >>: discorso ai gerarchi torinesi del 30 maggio 1935 ( op. cit., X, Scritti e discorsi dell'lnipero, Milano 1936, p. 143). · ' 5 B. MussoLINI, op. cit., VIII, Dal 1932 al 1933, Milano 1934, p. 63. . Biblioteca Gino Bianco
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