Claudio Pavone Quello che ci preme dire subito è che crediamo sia da resistere .alla tentazione di comporre scolasti~i elenchi di analogie e di differenze, c.he si ridurrebbero poi all'ovvia constatazione che 1'8oo non è il '900, che Garihé:tldi, Mazzini e Cavour non sono Longo, Parri e Crac~, come Mussolini non è il re Bomba; oppure sfocierebbero nella disputa accademica sulla continuità e la novità o rottura nella storia. Pensiamo sia piu proficuo sforzarsi di ricostruire la storia di quell'espressione, vedere come è nata, chi, in quale senso e in quali momenti l'ha usata, fino a che punto essa .abbia costituito un ideale operante: servirsene, cioè, per cercare di cogliere, sia pure in modo necessariamente frammentario, la posizione in cui le varie correnti antifasciste, e i fascisti stessi, vollero collocarsi di fronte alla storia dell'Italia moderna. Alcuni dei temi piu vivi del Risorgimento, del post-Risorgimento e della Resistenza potranno cosf, rapidamente e di scorcio, essere tirati i11 campo, anche perché se la tradizione, o meglio le tradì-. zioni, del Risorgimento hanno influito sulle ideologie non solo della Resistenza post_ 1943 ma di tutto l'antifascismo, la Resistenza ha poi a sua volta reagito su quelle tradizioni, rinnovando la tematica sul Risorgimento e sui suoi rapporti con la Italia d'oggi. Il. Ri'sorgimento e fascismo. « Per gli italiani, l'atteggiamento da assumere nei riguardi del Risorgimento implica ancora, e forse cpntinuerà ad. implicare per parecchio tempo, una scelta inequivocabile che precede ogni valutazione storiografica». Queste parole di Leone Ginzburg 1 possono considerarsi il sottofondo implicito a tutta la disputa non solo su rapporti fra Risorgimento e Resistenza; ma anche fra Risorgimento e fascismo: e le due questioni sono intimamente legate, la prima nascendo anche come reazione a certe soluzioni date alla seconda. Pur nella sua rozzezza culturale, infatti·, il fascismo non poté sottrarsi all'obblig~ di definirsi in rapporto alla piu recente storia d'Italia; e ~e l~ retorica della romanità gli fece sempre piu preferire .il gran volo di col- (1949), pp. 162-69; T. TESSARI, Rapporti tra alcuni aspetti della Resistenza e alcuni aspetti del Risorgimento, MLI, n. II (marzo 1951), pp. 8-27; E. PASSERIND'ENTREVEs, Risorgimento e Resistenza. in « Civitas », n. s., VI, n. 4 (aprile 1955), pp. 85-91; V. E. G1uNTELLA, Mito e realtà del Risorgimento nei lager tedeschi, Roma 1956. Vedi anche L. BuLFERETTI, La Resistenza nei Musei del Risorgimento, MLI, n. 22 (genn. 1953), pp. 22-26, e Risorgimento e Resistenza (Gli Artom ), ibid., n~ 34-35 (1955), pp. 44-55. 1 In La. trq,dizione del Risorgimento, prime pagine d,i un saggio che Ginzburg preparava nella primavera del 1943. Pubblicato in « Arethusa »; II (aprile. 1945), pp. 1-16. Biblioteca Gino Bianco
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