Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

Lu_cian o V asconi e con1e già venissero applicati nelle città turni di 12 ore di lavor~ gi~rnaliero, a salario invariato. Il Comitato centrale adesso dichiara che occorre «ritardare)) l'operazione nelle città, e questo perché nei centri urbani l'ideologia borghese è ancora forte presso i ceti capitalistici e intellettuali, ed è necessario quindi superare diffidenze e dubbi. La spiegazione, che appare artificiosa, dimentica di rilevare che nelle città è concentrata la classe operaia, molto meno influenzabile dei contadini dall'ideologia borghese come tale. In realtà il regime sembra aver incontrato nelle città, e cioè nella classe operaia quale nucleo sociale piu organizzato, le piu forti resistenze (contro i turni di 12 ore senza corrispondente compenso materiale, contro il pagamento in natura ecc.). 2) La decisione di operare correzioni nelle campagne, dove l'esperimento delle Comuni è sorto e si è parzialmente affermato. Le correzioni riguardano i metodi : viene riaffermata la « linea militare >>come linea ,per la mobilitazione integrale delle masse rurali, ma si precisa che le Comuni non devono pensare solo alla produzione, ma anche alle condizioni di vita dei propri membri (guindi i dirigenti sono invitati a rispettare alcuni diritti elementari: al riposo, a un vitto sufficiente, a un salario piu corrispondente al lavoro svolto, a un alloggio conveniente, a determinate esigenze di vita individuale). Si invita il partito a controllare l'esito delle Comuni già impiantate, e a riorganizzarle, prima di crearne di nuove; questo lavoro di «rettifica>> è indicato in cingue mesi, a partire da dicembre. Entro tale termine Mao e i suoi collaboratori avranno ·tempo di studiare piu a fondo l'esperimento e i metodi di applicazione adatti. In pratica le Comuni rurali sono sottoposte a un periodo di prova (per quanto riguarda i metodi, non essendo in gioco la loro esistenza). Sul piano produttivo le correzioni si estendono fino a consigliare la distruzione degli alti-forni rurali troppo primitivi e antieconomici, puntando su quelli di cui si è dimostrata l' efficienz~ (anche per quanto· riguarda la qualità dell'acciaio prodotto). Sul p·iano organizzativo è · stata poi decisa l'immissione nelle Comuni di soldati e ufficiali di provata fede politica i quali, istruiti sulla base. della risoluzione del Comitato centrale, dovranno contribuire alla campagna di « riorganizzazione e consolidamento » : sintomo, questo, che il regii:ne non vuol correre rischi nel periodo di riorganizzazione. . 3) Infine la risoluzione affronta e precisa alcune questioni teoriche sulle quali si era rivelata una certa tendenza a prese di posizione utopistiche. Una correzione energica viene operata sugli ambiziosi progetti di -edificazione del « comunismo » nel giro di pochi anni (comunismo come fase in cui « a ciascuno sarà dato secondo le sue necessità », e non soltanto « secondo il suo lavoro »). La transizione dal socialismo al comunismo, dice la risoluzione, dipende innanzitutto dalle forze produttive, il cui ritmo di sviluppo è molto lento ( « tre anni d~ dura lotta e numerosi anni di lavoro Biblioteca Gino Bianco

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