P.S .I. e partecipazione politica mica orientata in senso socialistico, a meno di prendere in considerazione forme di sviluppo forzato, impensabili in Italia sia per le c0ndizioni politiche che per quelle economiche. F, da osservare inoltre che in. Europa occidentale, paesi con orientamenti di politica economica abbastanza diversi, hanno avuto ritmi di sviluppo analoghi. Vero è che dopo la congiuntura favorevole, gli effetti della recessione si ·sono incominciati a sentire e che, per quanto riguarda l'Italia, le previsioni sembrano essere che alla ripresa l'incremento a_nnuo del reddito nazionale si assesterà intorno al 3%. Una migliore politica d'investimenti potrebbe probabilmente correggere certe cadute e certi squilibri. I grossi problemi· del resto in Italia restano, come si sa, quelli della disoccupazione e quelli dello squilibrio fra Nord e Sud. La grande impresa d'una politica nuova sarebbe quella di portare i disoccupati e i braccianti meridionali al livello di reddito degli operai del Nord, molto piu che non tentar di portare gli operai del Nord ad .un livello di benessere. Una politica economica onesta richiederebbe cioè a molti settori delle masse popolari dei periodi , di sacrificio. Solo una modificazione nei rapporti di potere darebbe un significato socialista a tale politica. Ma modificazione a favore di chi? Abbiamo visto: a favore di piu larghe masse che intervengano nella ~ita politica. Ma le masse possono intervenire nella vita politica solo se esistono gli istituti e gli organismi adatti ad attuare tale partecipazione ·e se tali istituti e organismi .funzionano. Solo· se il partito, o i partiti saranno direttamente i canali di trasmissiohe, cioè le sedi di partecipazione e di rappresentanza e di manifestazione di una larga base di popolazione o, se si vuole, della classe, e non soltanto i delegati burocraticamente organizzati dei suoi interessi, solo· in questo caso gli organismi p_olitici popolari porranno la candidatura al controllo del potere e alla guida della politica economica, non come un gruppo dirigente che si sostituisce a un altro gruppo dirigente, con maggiore o minore competenza, bensf come l'espressione della volontà generale organicamente, e non solo nelle elezioni, manifestatasi 1 • Naturalmente tutto ciò non esclude la necessità di porsi altri fini politici e organizzativi, come quello di elaborare tecnicamente una politica economica di alternativa, di potenziare quindi l'azione parlamentare, di formare ·i quadri preparati a simili compiti 2 • Ma, abbiamo visto, non è solo con la formazione di quadri e di gruppi dirigenti piu preparati, che si può proporre_ un'alternativa chè 1 Il fatto, d'altra parte, di accrescere l'intervento dello Stato nell'economia, non porta egualmente molto avanti sulla via del· socialismo : pensiamo alla Francia, dove esiste attualmente una situazione simile a quella che avremmo in Italia se la Fiat e la Edison fossero nazionalizzate. . · . 2 Cioè non si vogliono affatto svalutare, ripetiamo, le prospettive e i possibili effetti anche immediati di una politica economica di tipo socialista. Questa potrebbe mirare fra l'altro al compito importantissimo di realizzare il massimo di giustizia distributiva: cioè anzitutto assicurare il massimo di uguaglianza nelle Biblioteca Ginù Bianco
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