Alessandro Pizzorno zione parlamentare, fu vòtata da 41 presenti contro 24, su circa 600 iscritti alla stessa sezione. Citando quèsti ed altri analoghi episodi, Michels nel 1911 notava: « Nella vita dei moderni partiti democratici si possono osservare i segni di un'indifferenz·a collettiva affatto analoga. Solo una minoranza,. e talvolta una minoranza irrisoria, partecipa alle decisioni del partito. Le piu importanti risoluzioni, che sono prese in nome ·del partito della piu spinta democrazia, vale a dire il socialista, emanano spesso da un pugno di soci» (La sociologia del partito politico nella democrazia moderna, Torino 1912, pag. 51). Per quanto· riguarda la situazione odierna in altri partiti, ricordiamo · solo che proprio qualche settimana fa, sul settimanale «Oggi», Pella denunciava il crescente assenteismo nella Democrazia Cristiana, la quale con circa 1 300 ooo iscritti (che rappresentano quindi p~o piu che un decimo dei suoi ~lettori) vede le sue sezioni frequèntate nei casi migliori da un decimo degli iscritti, mentre decisioni importanti vengono prese anche alla presenza di una percentuale molto minore. Cioè, decisioni che impegnano il partito che governa la nazione vengono espresse da una volontà consultata - e in modo quanto formale! - di qualche decina di migliaia di cittadini 1 • Ma che da tanto tempo si faccia cosf, e che anche gli altri facciano cosf, non sono argomenti sufficienti a difendere una pratica che, ripetiamo, è dannosa sia a una presa di coscienza dello stato reale della partecipazione politica,' sia a una efficace azione su di essa. - Si deve poi osservare che l'istituto del partito sempre. piu va incontro a nuove esigenze di funzioni nell'organizzazione politica, e che quindi deve adeguare ad esse la sua struttura e il suo funzionamento interno 2 • Il PSI è d'altra parte il partito che piu che ogni altro si trova a dover agire in situazione nuova e per compiti nuovi nella società italiana . .A. queste ragioni tecniche, che si riassumono nella necessità di una nuova e adeguata struttura che deve darsi un partito che si proponga di assumere una nuova funzione nella società civile e in quella politica, si aggiungono le ragioni del modificato contesto storic·o entro il quale i partiti si trovano oggi ad operare.. Non ne citeremo che una: la minaccia 1 Occorre però .osservare che per quanto riguarda la De1nocrazia Cristiana, il tipo di partecipazione che attorno ad essa si attua è molto complesso per il concorrervi di altri organismi con forte spirito associativo come le ACLI, l'Azione Cattolica, i Coltivatori diretti, e simili. 2 Le polemiche sulla « partitocrazia )), che da qualche anno sono riprese un po' dappertutto, (cfr. in Italia le opere di uno Sturzo o di un Maranini), prendono di mira soprattutto l'apparato. In realtà esse sono generalmente espressione della lotta politica che nei vari partiti, i « notabili » conducono contro l'apparato. La patolog,ìa dell'apparato è invece soltanto un sintomo, cì sembra, di quel male profondo che è la non-partecipazione alla vita politica. Biblioteca Gino Bianco··
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