Alessandro Pizzorno Malgrado non si possa certo ritenere a priori la partecipazione a Milano come rapp,resentativa della partecipazione media nazionale, non ci ·sono però neppure ragioni .particolari per ritenere che ci siano state forti variazioni. Se quindi, come questi primi dati ed altre osservazioni fanno ritenere, la partecipazione precongressuale degli iscritti si è aggirata intorno al 20-25<}~~ -possiamo concludere con una certa approssimazione che i votanti del PSI per le diverse correnti si siano ripartiti in questo modo: Nenni 12-15% . degli iscritti corrente circa )) Vecchietti 7-8% )) )) )) )) Basso 2-3% )) )) )) . 75-80% assenti )) )) )) Uno studio dei dati per tutta l'Italia ci permetterebbe altre considerazioni, e precisamente di misurare le .variazioni delle presenze secondo regioni e federazioni, secondo città e campagna, secondo zone industriali o no e infine di stabilire le eventuali correlazioni fra grado di partecipazione e grado di successo elettorale del partito nelle varie zone. Non è però soltanto per conclusioni di tale genere, pur importanti agli effetti organizzativi, che il partito, e l'opinione pubblica verso la quale il partito è tenuto responsabilmente a presentarsi, hanno bisogno e diritto di conoscere lo stato esatto della partecipazione alla vita politica che attraverso il partito si realizza. I quattro milioni di elettori del PSI hanno diritto di conos~ere in maniera ufficiale, istituzionale, in nome di quanti cittadini, con la partecipazione di quanti cittadini, si decide la linea politica dei deputati che hanno eletto. Fa velo a questa chiarezza della vita democratica all'interno di un partito la norma secondo la quale, nelle assemblee precongressuali, le varie correnti si spartiscono fra loro anche il voto degli assenti, cioè si fa parlai:e ch1 ha deciso di tacere. Non esitiamo ad indicare in questa pratica uno dei maggiori sintomi di insufficienza dei partiti di fronte ali~ responsabili_tà che gli spettano. Essa, in sintesi, significa: a) dare una scorretta interpretazione - e tanto piu scorretta per chi è marxista - del senso di un preciso atto politico. Perché l'assenza (non giustificata da motivi particolari) da una assemblea precongressuale è o indifferenza o astensione polemica: in entrambi i casi costituisce una azione politica che va presa in considerazione e misurata in quanto tale; lo scarto sia piuttosto dovuto alla differente dimensione delle sezioni. Sembra infatti rivelarsi che le sezioni piu piccole hanno una partecipazione proporzionalmente maggiore delle piu grandi. Il numero assoluto di interventi alle assemblee varia cioè meno dei numeri assoluti degli iscritti alle. diverse sezioni. E' probabileinfatti che esista un numero ottimo di _presenze ad un'assemblea di sezione che si aggira intorno a 50-60 persone. Se questo vien verificato in .diverse zone, potrebbe offrire un buon spunto per una eventuale riorganizzazione delle s_ezion.i .Biblioteca Gino s·ianco
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