Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

P.S.l. e partecipazione politica 95S 6. La corrente Nenni. La mozione Nenni riassume, con coerenza, contro quella Vecchietti, . quella tematica ideologica nuova di cui abbiamo sopra tracciato alcune linee. In piu essa bandisce il possibile equivoco di uno scivolamento socialdemocratico pronunciandosi chiaramente per un'alternativa sostanzialmente e radicalmente socialista e niente affatto sostitutiva di vecchie e irriducibili forze borghesi. « La vita dei lavoratori è sospesa alla soluzione di questi problemi, i quali, per loro natura, si collocano fuori del riformismo socialdemocratico ..., fuori della superstizione dello Stato propria di qua~ti identificano la proprietà ed il capitalismo di Stato con il socialismo, laddove sqcialismo vuol dire proprietà sociale e il trapasso dal capitalismo di Stato alla proprietà sociale non avviene meccanicamente e spontaneamente, ma dipende dal peso politico e dalla forza dei lavoratori nella lotta per il potere ». La soluzione sta nella « capacità dei socialisti di _assumere la guida del progresso tecnico per trasformarlo in progresso sociale ». « La via è quella democratica del rafforzamento dell'iniziativa e dell'azione· dei lavoratori nelle forme piu diverse della organizzazione sindacale, delle commissioni interne, del controllo operaio, del movimento cooperativo, del peso politico dei lavoratori nel Parla1nento e nelle pubbliche am- . . . . m1n1straz1on1». ~ Ma se con questi elementi la tematica della corrente si arricchisce, essa manca poi di completezza quando affronta il problema delle strutture del Partito. Chiarita la necessità di un << corpo di attivisti», si constata che « l'organizzazione moderna porta in sé il germe della degenerazione burocratica » sia per i partiti che per gli Stati socialisti. Come o~tenere un vac~ino contro la malattia? Nel documento precongressuale si dice: « Correggere i difetti dell'accentramento e della burocratizzazione è compito comune di tutti i compagni, dirigenti, attivisti di base. Ne risulterà piu schietta e genuina l'espressione della volontà democratica degli iscritti. Ne risulterà accresciuto il prestigio del gruppo dirigente e degli attivisti» .. Parole, queste, mille volte già dette da quei partiti e Stati comunisti che danno spettacolo di non averle mai né volute né potute tradurre in realtà, partiti e Stati ai quali si intende contrapporre una propria concezione sostanzialmente diversa di socialismo, ma di cui sembra si accettino ancora come un «destino» le forme organizzative, anche se attutite· da un costume di maggior tolleranza, ma non per questo meno determinanti e vincolanti a tutti gli effetti. Ma Nenni al Cong*sso ha ampiamente chiarito: « Il peggio che · possa capitare in un partito, come nello Stato, ·è che tutto funzioni e nulla viva ..., che cioè alla normalità dei rapporti gerarchici e burocratici nori · corrisponda piu la sana vita democratica della base, intesa come forBiblioteca Gino Bianco

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