95° Roberto Guiducd conflitti di classe e della elimtnazione della proprietà privata, il socialismo si presentava come fondamentalmente basato su una democraticità garantita ·dalla coincidenza fra mezzi e fini nella strada del conseguimento del risultato. Tale coincidenza· avrebbe sciolto il movimento dal rischio di una degenerazio_ne autocratica dei mezzi, con conseguente deviazione dei fini al di là del raggiungimento dell'esito rivoluzionario. Nel funzionamento quotidiano del movimento opera.io si sarebbe già dovuto verificare il suo comportamento succ~ssivo. Nessun margine_ doveva essere lasciato alla fiducia, alla speranza, alla correttezza della guida. Il socialismo da tavola di valori, indipendente dai mezzi per conseguirlo, si stava maturando in metodo operativo democraticamente incarnato. Per · attuare un programma, via via determinato da scelte fondate sulla situa:- zione economico-sociale reale, si sarebbe dovuto tener ferma per ogni fase la premessa metodica che ogni atto esprimesse, ver~o, l'esterno e verso l'interno, un passo coerente v~rso la fine della disuguaglianza e del potere dell'uomo sull'uomo. La proposta, dunque, da semplice richiesta di autonomia si era irrobustita in nuova concezione che si collocava su piano nettamente critico rispetto agli stessi sistemi sovietico e comunista, spingendosi fino a prospettare loro una concreta via liberatoria per uscire dall'attuale stato, giudicato di insufficienza e di crisi. Le prese di posizione politiche sui fatti di Ungheria, sulla fucilazione di. Nagy, sulla fine della direzione collegiale in URSS, sull'arresto -della destalinizz·azione diedero la prova della coerenza e dell'intransigenza sostanziale, e niente affatto moralistica, della . concezione maturata. 3. La ristrutturazz·one del part1:to. . .Lo slancio, certamente audace nella pigra provincia italiana, abituata ad essere sohanto importatrice di idee esterne, era stato forte e per resistere avrebbe dovuto andare alle sue complete conseguenze: quelle, cioè, di una ristrutturazibne del partito alla nuova ideologia, che si era rusposto a reggere e sostenere. E' su questo banco di prova riorganizzativa che avviene · la prima impasse. Le condizioni generali hanno certo giocato a sfavore: lo slancio post XX Congresso si era arenato, il movimento operaio, stanco e in· buona parte deluso da dieci anni di prove assai incerte e spesso negative, non era nelle migliori condizioni per rispondere prontamente ad una chiamata all'attività. Le speranze generali del socialismo europeo, che aveva poco prima sognato un consolidamento e uno spostamento a sinistra delle socialdemocrazie dalla Fr~cia alla Germania, dall'Inghilterra ai P~esi scandinavi come piattaf~rma per un ulteriore passo innanzi, si andavano speBiblioteca Gino Bianco
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