Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

Nazionalismo di sinistra 941 in passato e piu che in passato, dato che la Francia era risalita ~all'abisso del tradimento ai vertici della vittoria. E la Francia era uno dei Cinque grandi! Tutti i problemi si vedevano nel quadro di questa unità nazionale, f?.elquadro di questa ritrovata gra~dezza, anche le nazionalizzazioni e le leggi sociali. Il 1940 era capcellato, il nazismo abbattuto, Pétain in prigione. Era un rinato Fronte popolare, che andava dalla destra fino ai comunisti. N aturalmeQte le cose stavano cosi solo al livello delle illusioni collettive. Molto pr~sto il ·sabotaggio alla Resistenza in vari casi; la diffidenza del generale verso di essa sempre; il rapido disarmo di questa; i dissensi politici sorti fra De Gaulle e le sinistre, consentirono a queste ultime di non cadere in tentazione. Ciò non toglie che le sinistre non fossero abba- . . .stanza agguerrite per resistervi del tuttò. Sarebbe utile considerare ciò che fu la Resistenza francese e ricordare, per· esempio, che salvo in zone particolari essa non fu un fenomeno di massa. L'essenziale è comunque che davanti al problema della liberazione dei popoli coloniali, ~ quale è tanto connessa la lenta distruzione della democrazia in Francia, la sinistra non si trovò preparata. Non era preparata, specialmente, a resistere ad una nuova ondata di nazionalismo venuta dall' Afric•a, dietro cui si affacciasse l'ombra del fascismo. Il successo della lotta contro il nazismo, nel 1936 e nel 1945, rendeva impossibile liberarsi del nazionalismo. ,' ~ 3. È faci~e comprendere come in queste condizj.on,i il « ritorno a De Gaulle», inteso quale soluzione ideale di tutti i mali della Francia, diventasse il piu vivo desiderio di un ampio settore della sinistra. A lungo, fino all'inizio del 1958, « L'Express » fu il giorna1e del ritorno a D~ Gaulle. L'abilità del generale a « far sapere» che lui era mendesista senza mai dirlo in tutte lettere spiega questo errore, ma solo in parte. Tutti possono mancare di memoria, ma resta il fatto che « L'Express », al quale nessuno contesta l'attuale coraggiosa battaglia, richiedeva il ritorno del generale esattamente per le stesse ragioni per le quali 1'8o% dei francesi hanno poi scaricato su questi ìl compito di_ governare da solo_: scoraggiamento, stanchezza, disgusto, naturalmente, ma soprattutto rinunzia ad affrontare i problemi politicamente. Che poi « L'Express » abbia reagito nel modo giusto quando De Gaulle si è s!Ilascherato, non è cosa che cambi gran che. La sua rinunzia, fortunatamente superata, non era molto diversa da quella . degli elettori del 28 settembre 1958. · . - · Ho parlato dell' « ~xpress » per fare un esempio. La rivista <<Esprit», per tariti aspetti simpatica, non aveva una posizione. molto diversa~ come anche molti tra i creatori del Partito socialista autonomo·. I <<gollisti di sinistra» sono i residui delle illusioni di quasi tutta la sinistra non comunista p~ima deJ éolpo di Stato. E' chiaro che questa disperazione trovava una ·presunta giustificazione nel fallimentò dell'esperienza di Mendès-France. 60 Biblioteca Gino Bianco

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