Passato e Presente - anno II - n. 7 - gen.-feb. 1959

Agricoltura americana aggiunge nuovi chiarimenti. Esaminando le opinioni degli oppositori del sistema dei prezzi di sostegno, Galbraith rilevava alcune critiche fondamentali e cioè : a) alterando il naturale movimento dei prezzi, il sistema impedisce una distribuzione ottima delle risorse ne~l'agricoltura e, allo stesso modo, impedisce il movimento delle risorse dal settore agricolo al settore industriale, trattenendo sui campi manodopera praticamente improduttiva; b) mantenendo i prezzi oltre i livelli internazionali, il sistema impone l'elargizione di sussidi all'esportazione per permettere la partecipazione al commercio internazionale; e) alti prezzi agricoli con restrizioni alla produzione danneggiano il consumatore, specialmente quello ad un livello inferiore di reddito; tl) il sistema si risolve in una spinta inflazionista ed agisce da freno. a movimenti di ripresa da situazioni recessive. In quello stesso periodo Benson espresse l'opinione che « si dovrebbero evitare prezzi di sostegno che incoraggiano una produzione non economica e si traducono in sussidi e forti eccedenze >>. Ciò indica non soltanto la coincidenza tra le opinioni dell'attuale Ministro per l'agricoltura e quelle di alcuni economisti, ma anche quanto radicate e da quanto tempo maturate siano queste opinioni. Ma se si vuole una conferma recente ci si può riferire al rapporto Baruch pubblicato sul « New York Times >> del 21 aprile 1958. Copstatato che i prezzi di sostegno favorivano le produzioni agricole di maggiore entità 1 e constatato che 2.1 milioni di farms producono oggi il 91 o/o del totale dei prodotti agricoli destinati all'alimentazione e all'industria tessile, contro il 9 % prodotto da 2.7 milioni di « farms )), il rapporto suggerisce una politica i cui punti fondamentali sono: a) assistenza ed incoraggiamento a quegli agricoltori che vogliano passare ad impieghi non agricoli; b) sviluppo di attività .industriali nelle regioni agricole per incrementare il reddito di coloro che rimangono attaccati all'attività rurale; 1 Le large farms avrebbero ricevuto, in media, nell'anno finanziario 1956-57, $ 1.993 contro $ 483 per le medium· far1ns e $ 109 per le small farnts. Anche Galbraith nota che i prezzi di sostegno avvantaggiano « meno il reddito degli agricoltori che ricavano meno ». Si dovrebbe però aggiungere che, poiché ciò dipende dal volume della produzione per azienda, proprio le small farms sono legate alla necessità di un aiuto di qualsiasì tipo ed anche di modesta entità, mentre le aziende a produzione pi,u vasta - e a costi piu bassi - potrebbe anche .risentire meno d~ un abbassamento o. di una sparizione dei prezzi di sostegno. Nel 1945 il Census of Agriculture defini sette categorie di farms (è farm ogni azienda agricola di almeno 3 acri, cioè 1 .2 ettari, o che raggiunga una produzione del valore di almeno $ 250 all'anno): alla I categor,ia appartenevano le aziende con una· produzione annua del valore medio di 40.000 dollari; alla IV aziende con una produzione del valore medio· di 1900 dollari; alla VII aziende con una produz,ione di circa 300 dollari. Biplioteca Gino Bianco

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