752 Giuseppe Palermo-Patera In atto il timore di sviluppi troppo rapidi ed incontrollabili dell'inflazione, che - secondo criteri keynésiani - ha servito a curare il sistema nel corso della depressione, ha indotto i dirigenti economico-finanziari americani ad invertire la politica di denaro facile, ad aumentare il saggio dello sconto (il nuovo saggio dal 24 settembre è ormai adottato da tutte le banche della riserva federale), non appena si sono avuti concreti sintomi di svolta inferiore, dell'avvenuto inizio di ripresa. Ora, per quanto sia innocua ed inefficace in quasi tutti i sensi la manovra del saggio dello sconto è sintomo di politica economica generale, nel caso, sintomo di repentino rovesciamento di politica economica. Un rovesciamento che, se può evitare gli scompensi di un'eventuale inflazione galoppante, non è detto non possa creare altri e piu gravi scompensi o comunque ritardare lo sviluppo della ripre~a. È chiaro che noi siamo interessati direttamente alla congiuntura statunitense, malgrado il « mancato contagio del 1954 >> (Ma ora il contagio c'è). E siamo interessati indirettamente per i riflessi che essa ha nei confronti dei paesi esportatori di materie prime, mercati di sbocco dell'Europa. In Europa la crisi è ancora in marcia. Il nostro assunto indice siderurgico ci indica tempo cattivo in Germania, in Belgio, nel Regno Unito, in Italia, ecc. Per la Germania Occidentale si dice espressamente che la produzione di acciaio sconta dei previsti rallentamenti nel flusso di esportazioni meccaniche verso i paesi esportatori di materie prime. In Inghilterra si vanno spegnendo batterie d 'altiforni. · Ci sono punti di resistenza congiunturale: ad esempio, la Francia, che ha ancora uno sviluppo di produzione industriale superiore dell'8-9 % a quello del 1957; l'Austria, che ha l'occupazione a livelli record e la disoccupazione a livelli frizionali. Settori negli altri paesi: ad esempio, in Italia il settore automobilistico, specialmente in vista di un miglioramento netto delle esportazioni, ma anche di una ripresa della domanda interna dai bassi livelli del 1957: Gli ultimi indici della produzione in Italia sembrerebbero indicare una ripresa. Si ha notizia di una migliorata domanda di b·eni strumentali. I dati sull~ disoccupazione sono incerti, specie a breve distanza da un periodo· di competizioni elettorali, ma si può forse dire che la disoccupazione strutturale è stabile - e cjò non è poco negativo nella situazione italiana - mentre quella congiunturale segue il decorso della crisi. Per giudicare delle prospettive dovremmo sapere qualcosa di chiaro sull'andamento dei prezzi delle materie prime, i paesi esportatori delle quali, abbiamo detto, sono sbocco per la produzione europea. Si raccolgono notizie contrastanti. In generale i prezzi sembrano stabili. Il rame registra prezzi in aumento in Canada, Stati Uniti, Belgio. Se la ripresa degli Stati Uniti sarà rapida è probabile che i paesi esportatori di materie prime avranno maggiori possibilità d'importazione, avendo ottenuto prima dagli S.U.A. un flusso in Biblioteca Gino Bianco ·
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