Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

I L'assistenza in Italia 749 pensionato indigente. E d'altronde, se il comune svolge bene i compiti che la legge gli affida, di medicina profilattica, di controllo dell'igiene scolastica o delle abitazioni o dell'alimentazione, è il complesso previdenziale che si avvantaggia della diminuita incidenza di morbilità o di invalidità. Vi è dungue una struttura previdenziale che, ponendo limiti alle proprie prestazioni, allarga l'estensione dei doveri assistenziali dei comuni; e d' altr.onde si av- · vantaggia - senza dare alcuna contropartita - di ciò che i comuni fanno nell'esplicazione dei loro compiti. In un certo senso, quindi, il bilancio comunale deve lasciarsi dettar legge dagli istituti previdenziali, e per contro i comuni devono svolgere attività da cui saranno gli istituti previdenziali a . . ricavare vantaggio. Queste incongruenze della legislazione vanno poste in evidenza, e in ogni provincia i comuni devono valutare nei giu~ti termini i propri compiti e i propri diritti: uscendo da una concezione rigidamente amministrativa, devono investirsi della propria funzione sociale, di tutela integrale dei cittadini in ogni aspetto della loro esistenza, e quindi anche nell'aspetto previdenziale. Solo un'azione vasta e massiccia condotta in questa direzione potrà preparare il terreno a una concreta proposta di decentramento delle istituzioni previdenziali. ~ Aumento del finanziamento statale, di provenienza fiscale, alle attività assistenziali controllate dai comuni; instaurazione di attività (autonome rispetto agli enti previdenziali) caratterizzate dal finanziamento fiscale e da una gestione democratica e decentrata; eventualmente aumento del finanziam.ento fiscale già esistente per quanto riguarda alcune particolari dttivi.tà previ·denziali; una vasta campagna i·ntesa a dimostrar,e il carattere ini'quo e soci·almente arretrato dell'attuale sistema contributi'vo; maggi.ore utilizzazione delle modalità di controllo democrati'co consenti'te dagli' attuali: ordinamenti' previdenziali; denuncia dell' assurdi'tà dei· rapporti attualmente esistenti fra attività previ·denzi·ale e a'ttività assistenziale, e ci'oè fra i'stituti prevz'- denziali ed enti locali'; aiuto prestato ai comuni· per far valere le loro eventuali critiche, e le loro ev,entuali proposte, nei confronti' degli isti.tuti previdenzi'ali: queste a mio parer.e, dovrebbero essere le linee di un'azione politica e sindacale delle sinistre, in ordine a una riforma dell'assistenza e previdenza sociale, e alla creazione delle condizioni adatte al sorgere di un vero e pro- - prio sistema di sicurezza sociale. E, naturalmente, queste linee non escludono affatto l'azione sin qui condotta per allargare le categorie di lavoratori che beneficiano della previdenza sociale, o per migliorare le prestazioni a favore di questa o quella categoria: azione in cui si sintetizza, press'a poco, tutto quanto è stato fatto dalla Liberazione ad oggi. Purtroppo. BibliotecaGino Bianco

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