Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

L'assistenza in Italia 747 agli elettori con programmi e rendiconti, possono assumersi vere e proprie responsabilità direttive e amministrative. In sostanza, cioè, solo i consigli elettivi, comunali e provinciali, possono tracciare un pr.ograrpma di attività previdenziale che chieda e riceva l'approvazione dei cittadini, e possono accingersi all'esecuzione di questo programma con piena responsabilità, di cui renderanno conto alla cittadinanza in sede di elezioni. Se questa appare la fisionomia che in futuro dovrà assumere la sicurezza sociale, è però necessario impostare fin d'ora il problema di affidare, se non la gestione, almeno un controllo delle attività previdenziali ai consigli comunali e provinciali: e cioè a quelle stesse strutture che già oggi si occupano delle attività assistenziali. Accanto ai v~ntaggi del decentramento e della democratizzazione si avrebbero dunque cosf anche i vantaggi della possibilità di coordinamento di due ordini di attività che, pur dovendosi integrare l'una con l'altra sul piano pratico, vengono artificiosamente e assurdamente tenute disgiunte. Ed ecco dove la questione del finanziamento si collega con quella delle strutture, delle responsabilità, e del controllo democratico : di mano in mano che si svilupperà 1·n settore di finanziamento statale - e quindi di origine fiscale e non contributiva - apparirà sempre piu evidente la necessità che r amministrazione dei fondi destinati alla previdenza (e non solo di quelli destinati all'assistenza) venga controllata dai rappresentanti eletti di tutti i c}ttadini, e non dai delegati di questa o quella organizzazione, nominati in base a schemi prefissati, e a criteri di pariteticità arbitrari e non veran1ente democratici. Chi paga le imposte ha senz'alcun dubbio il diritto, garantito dalla democrazia, di giudicare e criticar.e il modo in cui vengono amministrati i gettiti fiscali; però condivide questo diritto con gli altri cittadini, e lo esercita in piena -parità con loro. Altrettanto deve avvenire con i fondi destinati alle attività previdenziali, mentre sinora il sistema contributivo ha conferito alle associazioni padronali la prerogativa di controllare i bilanci previdenziali in modo ben piu diretto di quanto non possano gli _ altri cittadini attraverso il solo controllo parlamentare. L'azione delle sinistre deve quindi rendere piu efficiente il controllo democratico sulle attività previdenziali, nelle forme in cui è consentito dagli ordinamenti attuali e nello stesso tempo deve tendere a portar.e queste attività sotto un controllo democratico periferico e decentrato, quale può essere quello dei comuni e delle province. Certo si tratta, soprattutto in questa seconda accezione, di un'azione politica molto vasta, molto complessa, e anche difficile: sarebbe tutto molto piu s"emplicese vi fosse la possibilità di affrontart e risolvere il problema sul terreno legislativo, parlamentare; ma le condizioni per poterlo affrontare sul terreno parlamentare vanno create sul terreno extraparlamentare. Il successo di una proposta legislativa in questo senso deve cioè essere preparato con un'azione di massa molto vasta e ben diretta. · Biblioteca Gino Bianco

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