Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

LJassistenza in Italia 741 sono affidate a enti morali nazionali anch'essi di tipo centralizzato; ma per la maggior parte sono invece affidate alle amministrazioni locali (comunali prevalentemente) o in maniera diretta, o attraverso gli Enti Comunali di Assistenza; 3) modalz.tà di controllo democratico : nelle istituzioni previdenziali il controllo democratico avviene attraverso la partecipazione, ai consigli di amministr.azione, di rappresentanti delle confederazioni sindacai.i; vi è inoltre un'attività contenziosa affidata ai patronati, cioè ad istituzioni democratiche, generalmente collegate ai sindacati. Nelle attività assistenziali invece il controllo democratico è affidato ai consigli comunali e provinciali; 4) popolazione tutelata: le attività previdenziali tutelano la popolazione lavoratrice, nelle persone dei lavoratori e dei loro familiari, intendendo per lavoratori i prestatorj d'opera salariati o stipendiati; successive estensioni hanno allargato la popolazione tutelata includendo categorie artigiane o contadine prima escluse: però limitatamente ad alcune attività previdenziali, e con misure di prestazioni assai ridotte; la piu grande estensione di tutela, e la maggior misura di prestaz·ioni, riguardano ancora oggi i lavoratori, impiegati e operai, dell'industria. Le attività assistenziali invece tutelano tutta la popolazione, senza alcuna esclus,ione; 5) rischi coperti: le attività previdenziali concernono un limitJto numero di evenienze previste: malattia, infortunio, invalidità, vecchiaia, morte del capofamiglia, disoccupazione. Le attività assistenziali invece concernono tutte le situazioni di bisogno, prevedibili e impr,evedibili. 6) configurazion.e del diritto alla prestazione: per quanto concerne le Jttività previdénziali il far parte della popolazione tutelata non costituisce ancora diritto alla prestazione: occorrono dei requisiti personali costituiti generalmente dalla lunghezza del tempo trascorso in un effettivo rapporto <li lavoro subordinato (per esempio, la pensione di vecchiaia è proporziona1e alle quote versate ma occorre un minimo di versamenti; l'interruzione del rapporto di lavoro interrompe i diritti alle prestazioni, come avviene nel c3so dei disoccupati, che perdono il diritto all'assistenza di malattia). Per quanto concerne invece le attività assistenziali l'unico requisito necessario al riconoscimento del diritto alla prestazione è la dimostrata situazion•e di bisogno; 7) misura delle prestazioni: per quanto riguarda le attività previdenziali, le prestazioni economiche (che ne costituiscono la maggior parte) non sono commisurate al bisogno ma sono generalmente proporzionate al salario (indennizzi per invalidità temporanea da malattia o da infortunio) oppure insieme al salario e alla durata dell'attività lavorativa (pensioni di vecchiaia); le prestazioni sanitarie vengono largite, in genere, con criteri di compromesso - largamente variabili - tra l'effettivo bisogno dell'ammalato e le possibilità finanziarie dell'ente che lo tutela. Per quanto riguarda invece ìe attività assistenziali, in _teoria esse dovrebbero essere largite con criteri di 47 BibliotecaGino Bianco

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