Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

Inchiesta su una parrocchia 739 pare, per il bene del partito, dall'altro, sempre virtualmente, per quella chiara consapevolezza, essi si collocano accanto ai contadini che votano per la democrazia cristiana e che non credono all'equazione comunismo-proprietà privata contadina. Con l'ovvia differenza che questi ultimi paventano il collettivismo, gli altri pochissimo. · La « massa dannata», quella verso la quale - secondo il parroco - non c'è piu niente da fare oramai, è distribuita o stratificata entro questi tre comunismi, dei quali quello a caratterizzazione piu genuina raccoglie sola.. mente poche unità. Si direbbe che, a scala ridottissima, l'astuzia della storia voglia giocare alle spalle della chiesa, in una parrocchia dove tutti sono vis-- suti dalla storia. Perché, sul piano dei miti, è proprio del cattolicesimo l'ideale di una società di piccoli cqntadini che abbia al suo vertice il prete o il papa, ed è · al comunismo che la base contadina affida la materializzazione di un simile ideale. Il mito del comunismo non è certamente quello della piccola proprietà, ma non è detto che il comunismo qualora fosse davvero messo in grado di rivoluzionare le tante San Lorenzo a Monte della penisola non dovesse esso pure subire l'astuzia della storia, fermandosi al programma della democrazia cristiana. Solo il parroco non teme tali astuzie perché egli è d'avviso che, nel giro di due o tre anni, nella sua parrocchia non ci sarà quasi piu nessun comunista. LILIANO FAENZA Biblioteca Gino Bianco

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