Inchiesta su una parrocchia 739 pare, per il bene del partito, dall'altro, sempre virtualmente, per quella chiara consapevolezza, essi si collocano accanto ai contadini che votano per la democrazia cristiana e che non credono all'equazione comunismo-proprietà privata contadina. Con l'ovvia differenza che questi ultimi paventano il collettivismo, gli altri pochissimo. · La « massa dannata», quella verso la quale - secondo il parroco - non c'è piu niente da fare oramai, è distribuita o stratificata entro questi tre comunismi, dei quali quello a caratterizzazione piu genuina raccoglie sola.. mente poche unità. Si direbbe che, a scala ridottissima, l'astuzia della storia voglia giocare alle spalle della chiesa, in una parrocchia dove tutti sono vis-- suti dalla storia. Perché, sul piano dei miti, è proprio del cattolicesimo l'ideale di una società di piccoli cqntadini che abbia al suo vertice il prete o il papa, ed è · al comunismo che la base contadina affida la materializzazione di un simile ideale. Il mito del comunismo non è certamente quello della piccola proprietà, ma non è detto che il comunismo qualora fosse davvero messo in grado di rivoluzionare le tante San Lorenzo a Monte della penisola non dovesse esso pure subire l'astuzia della storia, fermandosi al programma della democrazia cristiana. Solo il parroco non teme tali astuzie perché egli è d'avviso che, nel giro di due o tre anni, nella sua parrocchia non ci sarà quasi piu nessun comunista. LILIANO FAENZA Biblioteca Gino Bianco
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