, 734 Liliana raenza • di qui, ci siamo abituati. In città ·si starà bene, come dicono, ma è un'altra cosa. Ci sarebbero piu spese. Qui le erbe, i radicchi, le fascine da bruciare si trovano nel campo senza pagare niente. In città si dovrebbe comprarli. Per noi che siamo di qui, che interesse ci sarebbe? >> Come si vede questi comunisti c·hiedono molto poco al comunismo. In linea di principio si potrebbe affermare che le loro rivendicazioni sono tutte risolubili nell'ambito della società capitalistica e non implicano affatto un capovolgimento radicale dell'ordine costituito. Qualunque partito borghese intelligente potrebbe accogliere e far propri i desider1 di quei mezzadri e di quei giornalieri. Ritornando all'ambiente mezzadrile, l'unica risposta comunista viene dal dirigente del Progresso, da colui che conosce le tendenze piccolo-borghese della sua base contadina e ~e n~ preoccupa, anche se paventa una chiarificazione politica che, dissipando certi equivoci, rieducasse gli iscritti e i simpatizzanti, anche a rischio di indebolire elettoralmente il partito: " Se ci fosse il comunismo, - egli confessa, - io mi vedrei in qualche collettivo agricolo, là dentro, a dirigere qualche squadra di lavoro, non in grande però, perché io non sono un gran che, adesso faccio l'operaio ma fino a qualche anno fa ero contadino. Dirigerei il lavoro lavorando anche io come gli altri, nello stesso lavoro. Certo a San Lorenzo a Monte non ci sarebbe la proprietà privata. Quanto al benessere dei contadini, non lo ~o, forse sarebbe su per giu quello di adesso. Nei giorni di festa, non so, farei delle gite con la mia famiglia >>• . Anche da queste ultime testimonianze esula il comunismo come bisogno di cultura, di un piu decente livello di maturità intellettuale. Il primum vivere lascia evidentemente nell'ombra il filosofare, tra una popolazione di campagna tutta dedita alla fatica fisica e allo svago grossolano. Le risposte dei mezzadri cattolici ed elettori cl.e., divergono radicalmente da quelle dei loro colleghi comunisti. La propaganda politica governativa ha . agito -0vviamente sul loro pensiero, battendo su di un chiodo come quello della proprietà che in campagna è, come noto, fortemente sentito. L'elettore comunista non crede a quella propaganda ed è spinto, proprio in forza della sua vocazione proprietaria, verso uno schieramento che è tendenzialmente collettivizzatore. Di qui la. paradossale confusione di idee e la contradditorietà delle testimonianze: i mezzadri democristiani o segretamente tali, dànno risposte comuniste, i mezzadri comunisti dànno risposte democristiane. Muraia che è artigiano, ma idealmente guida e sorregge la minoranza mezzadrile filogovernativa, dà, con la sua precisazione, il filo conduttore alle risposte che, dal basso, vengono a modellarsi,· con qualche variante piu moderata e meno personale, su quella sua corne trama sull'ordito: « Se comandasse Togliatti in Italia, oggi nella mia parrocchia non ci sarebbe libertà politica, non si direbbe la messa, non si potrebbe nemmeno pregare in casa. Sarebbe difficile anche di trovare lavoro, perché i comunisti prima lo darebbero ai suoi, poi a te se ce ne resta. La terra sarebbe tutta del governo, Biblioteca Gino Bianco ·
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