Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

732 Liliana raetiza vono, nessuna forza di superare una condizione di rozza schiavitu domestica accettata come una fatalità naturale. « Se il comunismo fosse già arrivato nella mia parrocchia, - dice una ragazza nubile che vive in una famiglia di elettori e di iscritti al PCI, - non credo che per me ci sarebbero molti cambiamenti. Sf, forse si starebbe un po' meglio. Ma per la donna la giornata passerebbe col lavorare, stare nel campo, far da mangiare. O forse la donna nel campo non ci starebbe piu, starebbe in casa a badare alle faccende. Forse ci sarebbe qualche cosa di piu, qualche divertimento di piu ... un po' di cinema in città, ma anche adesso ci vado qualche volta quando c'è un po' di respiro in casa >>. Due ragazze maritate, non ancora trentenni, che non votano per i partiti di sinistra, si esprimono cosf : « Si dovrebbe stare un po' meglio. Avere piu soldi, da mangiare piu companatico col pane, COSI almeno dicono. Ma noi dovremo badare i bambini come adesso perché se non c'è nessuno che li bada, allora? forse non ci sarebbe da andare a faticare nel campo, ci sarebbe un po' di marina d'estate, chi lo sa... » La giovane moglie di un contadino che vota comunista, vede il comunismo futuro come il presente capi_talistico: « Per me sarebbe lo stesso che adesso. Io so solo che c'è da lavorare sempre. Mi toccherebbe lavorare come oggi ». La stessa giovane moglie di un dirigente, iscritta, ripete: « Col comunismo penso che per me sarebbe preciso. Io lavoro in casa. Cosa dovrei fare io se ci fosse il comunismo? Io lavoro in casa. Non so cosa dire ». µn'altra giovane moglie di un attivista, essa pure comunista, ribadisce: « Per me sarebbe sempre uguale, sL con qualche divertimento di piu ma niente altro. Si prenderebbe un po' di paga in piu, la famiglia, non io, perché per me il mio lavoro sarebbe sempre quello. E allora con un po' di soldi in piu, ci si potrebbe divertire magari un po' di piu >>. La moglie di un mezzadro elettore d. c. e quindi elettrice d. c. di mezza età, .si discosta leggermente dal tono comune delle risposte, riecheggiando qualche motivo di evangelismo forse piu che di comunismo: « Se ci fosse il comunismo dovrebbe essere cambiato qualcosa, essere meglio, lavorare di meno, cose piu giuste per tutti. Quelli che non lavorano lavorare anche loro, fare un po' tutti uguali... chi lo sa? va alla pesca ». Indifferenza sostanzial_e, in fondo, per problemi che sono riguardati come « cose di uomini >>, senza grande importanza per la vita familiare e sociale della dònna, sia essa già ammogliata, sia essa ancora in attesa di marito. -Per i giovanissimi, come si è visto, la cosa piu importante non è la politica ma il divertimento nelle sue forme abituali. Per le ragazze, il 1natrimonio o il filarino di città. Per i ragazzi la vespa, il corteggiamento e possibilmente un lavoro non agricolo. Quando diventano elettori votano secondo l'influenza politica che hanno ricevuto in famiglia, e tale influenza è prevalentemente comunista. Quando cercheranno di chiarire a se medesimi il concetto di comunismo si troveranno ad avere as~imilato, senza accorgersene, quello Biblioteca Gino Bianco -

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==