Inchiesta su una parrocchia 721 Ricordo che al comizio di Togliatti, quella sera, a Rimini, c'era una piazza che la· gente non stava piu da nessuna parte. E quando Togliatti ha toccato l'Ungheria, uno solo nella piazza ha gridato: " Hanno fatto bene! " Io l'ho sentito, mi pare di sentirlo ancora, ma avrei voluto gridargli: "No, non · hanno fatto bene, non si dice una cosa cosf l " Avrei voluto dirgli a quel tale: E allora che cosa diresti te se qui in Italia i comunisti si fossero ribellati al governo e tutto il popolo fasse passato dalla loro parte, e gli americani fossero sbarcati in Italia e avessero fatto piazza pulita, loro, solo loro, che cosa diresti te se un democristiano gridasse: "Hanno fatto bene"? lo direi: "Ma quel democristiano è matto!" » I fatti e i problemi del socialismo e del comunismo non attingono mai una tale forza drammatica e spirituale, lo si è già accennato, tra la folla anonima dei seguaci, i quali ricordano appena che c'è stato un XX e che il XX è stata una cosa molto importante, per averlo sentito ripetere in qualche « ragionata>> casuale fatta al Progresso o all'Olivo o nei casolari dove si va giocare a carte o alle bocce. Qualche volta, tuttavia, anche se raramente, tali problemi « cadono >>in mezzo al crocchio, durante le veglie nella stalla o altrove, e allora diventano discussioni alla buona in cui la religione e la politica, Dio e i preti, il comunismo e il progresso si mescolano insieme all'episodio pettegolo e beffardo in cui il contadino si vede sempre nelle vesti del beffato e il prete trionfa sempre come beffatore. La teologia contadina si incentra tutta sul massimo problema del Signore soèialista. Era o non era socialista il Signore o, come dicono i contadini, e nost signurèn? (il nostro signorino, cioè Gesu). Il fatto ha una grande importanza e ogni contadino, una volta almeno, lo ha sentito come essenziale a stabilire un nesso tra la sua « cultura >>cattolica e la nuova ideologia che lo suggestiona con un programma di palingenesi agraria. « Sempre tra di noi, nei discorsi, si dice che il Signore è socialista, - affermano i contadini comunisti di San Lorenzo a Monte. - Però quando si fa la ragionata a fondo, al Progresso, anche qualcuno di noi che capisce qualche cosa di piu, si dice: Sf, socialista perché voleva l'uguag_lianza, ma non perché era socialista come intendiamo noi adesso, se no la chiesa oggi non sarebbe con la democrazia cristiana, ma dalla nostra parte. Cosf si conclude sempre che lui, il Signore, ha fatto dei comizi e basta. Ma il socialismo è venuto dopo e ha preso tutto da lui>>. Rimane da superare, a questo punto, la contraddizione tra il socialismo di Gesu e il comunismo dei contadini. Perché il Signore è un socialista e non un comunista? C'è unità o distinzione o opposizione tra i termini? Conosciamo già il giudizio poco lusinghiero dei contadini comunisti della parrocchia nei confronti del socialismo e dei socialisti. Ma il socialismo del Signore fa eccezione alla drastica severità dei mezzadri comunisti: « Noi siamo comunisti, ma questo non vuol dir niente. Si è sempre detto che il Signore è un socialista e si continua a dire cosf per usanza. Del resto non si. dice sempre che per fare il socialismo ci vuole Biblioteca Gino Bi'anco
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