Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

A ntonìo Giolitti Avendo escluso le due suddette implicazioni, dobbiamo proporci di giungere a una definizione delle riforme di struttura che comporti una non equivoca presa di posizione: a) di fronte alla tradizionale alternativa « riforme o rivoluzione)); b) di fronte al fondamenta!~ problema di carattere soprastrutturale, cioè quello della trasformazione dell'ordinamento giuridico e delle istituzioni politiche, che talvolta viene identificato col problema della conquista del potere tout court: e in questo caso si pone di nuovo un'alternativa, tra la realizzazione delle riforme di struttura «prima)) o « dopo )) la conquista del potere. Bisogna intraprendere il tentativo di definire nuovamente il concetto di «struttura)), perché anch'esso, come altri, soffre della mancata integrazione tra il pensiero marxista e gli sviluppi della scienza contemporanea. Da una parte, il concetto di struttura è rimasto anchilosato nel -gergo politico marxista; dall'altra, esso ha acquistato un significato aperto a molte qualificazioni e specificazioni, nelle quali rischia di svanire la dimensione sociale storica disegnata da Marx. Nella scienza economica contemporanea le esigenze dell'analisi strutturale vengono sempre piu largamente riconosciute 1 , ma non si può dire che il concetto di struttura ne abbia guadagnato in precisione : sembra che in quel cont~sto esso non possa esser definito se· non come un insieme di rapporti entro un ambito di luogo e tempo determinati; si distinguono le strutture fisiche, economiche, istituzionali, sociali, psicologiche; il complesso di tali strutture, nelle loro reciproche relazioni, costituisce il « sistema )) 2 • Il concetto di struttura cos1 definito non esclude né supera quello marxiano, il quale può invece considerarsi una sua specificazione, oltre·che un suo elemento originario. Infatti, l'origine dell'importanza che hanno acquistato i problemi strutturali nella scienza economica deve esser fatta risalire direttamente a Marx: fu lui ad attaccare e demolire il fondamentale assunto degli economisti classici, per i quali la struttura sociale caratterizzata dalla proprietà privata rappresentava un dato e non una variabile, una ipotesi teorica sottratta a ogni verifica empirica 3 • Con Marx la struttura sociale cominciò ad essere sottoposta 1 Cfr. per es. JoHAN AKERMAN, Structures et cycles économiques, Presses Universitaires Françaises, Paris 1955, vol. I, pp. 10 segg . • 2 Cfr ANDRÉMARCHAL, Méthode scientifique et science économique, Librairie de Médicis, Paris s. d., voi. II, pp. 169-90. I A un simile apriorismo si rifà in sostanza la corrente di pensiero neoliberista, . quando concepisce le riforme di struttura come una correzione delle deformazioni Biblioteca Gino Bianco·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==