702 Edward Lipi'nski solo in quanto « nemico del marxismo))' « traditore del proletariato tedesco e internazionale >>, che inizialmente si era « mascherato da marxista )>, « igno-- rava il processo di decomposizione del capitalismo e di divisione del mondo)), ecc. Blumin, storico dell'economia borghese, dedica a Keynes appena 4 pagine, senza tentare in generale una valutazione analitica della teoria di questo veramente grande teorico dell'economia borghese, il piu grande dopo Ricardo. L'economia marxista non si limita a mettere in luce ed analizzare le regolarità economiche. E' una economia critica, e non del solo capitalismo, ma anche critica dell'economia socialista. Se non vi è critica, l'economista · scade al rango di apologeta. Ricordiamo che Il Capitale di Marx por.tava il sottotitolo Critica dell'economia politica: non si trattava solo di una critica dell'economia politica, cioè di quel sistema ideologico-scientifico, che sotto l'impulso delle posizioni di classe era sorto nella mente degli scienziati borghesi, ma anche della critica di una economia basata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione. Anche l'economia socialista dev'essere sottoposta ad esami critici. ?i è ·dimostrato ad es. che la socializzazione dei mezzi di produzione non crea di per se stessa un sistema economico ideale, che al contrario l'economia socialista nel perseguire gli obbiettivi dello sviluppo economico (che l'economia capitalista non ha potuto mai realizzare nella stessa misura) fa difetto per molti aspetti, riduce la qualità della produzione, fa apparire nuovi tipi. di sprechi, ecc. La stessa proprietà sociale dei mezzi .di produzione, il tipo e la natura degli incentivi economici debbono esser.e continuamente perfezionati, trasformati, adeguati alla loro effettiva funzione. Tale processo di trasformazione, di miglioramento e adattamento può svolgersi solo in una atmosfera di diretta critica, che non arretra dinanzi alla lotta per smascher.are gli errori, l'inerzia e le deficienze. L'economia, com~ filosofia del modo di produzione socialista, può svolgere la sua funzione rivoluzionaria di ausilio nell'incessante trasformazione di questo modo di produzione, solo nel caso che possa essere una economia critica del socialismo. Finora la scienza economica ha ostacolato, e anche ha reso impossibile, il processo di conoscenza della realtà; e quindi ha impedito il suo stesso miglioramento. Stalin fu vicino a comprendere questo problema, quando affermò che nel socialismo le contraddizioni fra i rapporti di produzione e il carattere delle forze produttive « esistono ed esisteranno, poiché lo sviluppo dei rapporti di produz_ione è e -sarà condizionato dallo sviluppo delle forze produttive )) 1 • Ma tuttavia non si tratta solo di contraddizioni fra i rapporti di produzione e il carattere delle forze produttive, e del fatto che le forze produttive 1 G. STALIN, Problemi economici del socialismo nell'U.R.S.S. Biblioteca Gino Bianco .
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