Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

700 Edward Lipinski di classe. I sistemi economici sono sempre ancorati a situazioni storiche e di classe. Fra i sistemi teorici di Say oppure di Bastiat e la scienza marxiana, vi è un abisso invalicabile. Un marxista non può essere contemporaneamente un _keynesiano. Ma le varie teorie dell'equilibrio o dello sviluppo, anche se applicate dalla scienza apologetica borghese, possono arricchire quella . marxista. Invece è accaduto che tutti i tentativi di analizzare le leggi del capitalismo e di elaborare metodi per tali analisi, eflettuati dalla cosiddetta economia borghese, sono stati indicati esclusivamente come apologetica del capitalismo. Ciò non vuol dire che l'apologetica del capitalismo non sia esistita. La questione però non si restringe a questo. L'aver ritenuto che l'economia borghese si limitasse unicamente alla funzione di apologetica del capitalismo, ha spezzato ogni legame fra l'analisi marxista dei fenomeni economici e lo sviluppo dell'economia borghese. Mentre fra il linguaggio di Marx e quello di Ricardo vi erano fondamentali somiglianze, fra l'economia marxista e quella borgh.ese è stato tagliato qualunque interno legame. , L'economia marxista nell'ultimo venticinquennio si è «congelata)), e l'economista socialista che cercava di lavorare in modo realmente scientifico e creativo, era costretto a rifiutare ciò che veniva gabellato come metodo e linguaggio . « marxista >>. Dominava sovrano un metodo propagandistico-ver~ale che escludeva qualsiasi analisi reale. Un verbalismo puro, l'assenza di qualsiasi analisi approfondita caratterizzavano le risposte dell'eco'nomia marxista sui problemi del monopolio nel capitalismo, della crisi generale nel capitalismo, della legge dello sviluppo ineguale, ecc. In taluni opere di economisti cosiddetti borghesi è possibile trovare una analisi del monopolio, una teoria dei prezzi, un tentativo di teoria dello sviluppo, che invece non troviamo nei lavori degli economisti marxisti. · T·alune importantissime leggi dello sviluppo inéguale sono state formulate in modo approfondito dagli economisti svedesi - non marxisti - Svennilson e Myrdal. Circa due anni fa giunse all'Università di Lodz una richiesta dall'America, se esistevano opere polacche nèl campo della teoria dello sviluppo economico. Lavori del genere non esistevano. Marx aveva rivoluzionato la scienza economica, introducendovi il metodo dell'.analisi delle classi; gli epigoni hanno portato all'assurdo il grande pensiero di Marx. Nulla ha dato risultati tanto infelici, quanto un malinteso metodo « classista )). Questo apparve in maniera particolarmente evidente nella cosiddetta « critica » dell'economia borghese. Per gli economisti marxisti, il loro primo dover.e era quello di «criticare» l'economia borghese nel suo insieme, senza addentrarsi affatto nella questione dell'efficacia dei metodi e delle analisi di questa scienza. La « critica » consisteva unicamente nel1'accusa di apologia del capitalismo. L'unità della scienza deriva dall'identità, limitata invero ma determinata, Biblioteca Gino Bianco

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