Segnalazioni JosEPH.M. G1LLMANN, The Falling Rate of Profi_t, Dennis Dobson, London I 958, pp. I 72. E' una breve monografia su una questione di teoria economica marxista : la validità o meno della legge marxiana sulla caduta del saggio di profitto nel capitalismo contemporanèo. Il problema è posto in termini molto chiari e concreti, di modo che la ricerca evita il rischio di apparire una pura esercitazione teorica o un assunto ideologico. L'autore procede alla verifica della validità di uno strumento di analisi, esaminandone il contenuto empirico piu che i fondamenti logici. La sua tesi è che la legge marxiaQa possa esser,e ridimensionata e quindi formulata in modo da comprendervi i nuovi elementi maturatJi nel capitalismo del secolo xx (concentrazione monopolistica, nuova tecnologia, nuova organizzazione del lavoro, aumento delle spese «improduttive))), che influiscono sull'andamento della composizione organica del capitale, sul plusvalore e sul profitto. Lo sforzo di dimostrare le validità, con opportune e sostanziali modifiche, della legge marxiana in un contesto economico sociale assai diverso da quello contemplato da Marx non sembra molto convincente né molto proficuo. Ma sono molto utili e interessanti le analisi empi_ riche e le elaborazioni statiche che a tal scopo l'A. svolge, intorno all'andamen: to dei profitti, degli investimenti, del1' occupazione, della spesa pubblica, del ciclo, negli Stati Uniti nel corso dell'ultimo secolo e particolarmente fra il 1918. e il 1940. a. g. Biblioteca Gino Bianco V1NcENTMoNTEIL, Les officiers, Coll. « Le Temps qui court ))' Editions du seuil, Paris 1958. Pochissimi mesi prima della crisi politica del 13 maggio 1958, che condusse in Francia alla morte della IV Repubblica ed alla nascita della V, con sviluppi non ancora definiti, usciva un libro, « Les officiers )), il cui argomento, data la parte essenziale dell'e~ercito francese nella crisi stessa, appare di piena attualità. L'opera contiene uno sguardo storico alla professione militare in Francia, nei suoi aspetti morali e sociali, dall'epoca- post-napoleonica ai giorni nostri; in essa l' A., probabilmente anch'egli militare di carriera, come si deve ritenere per l'affetto verso i commilitoni che traspare anche dalle critiche più acute mosse con spirito di indipendenza, analizza spietatamente i sentimenti, i difetti, le aspirazioni, le virtu degli ufficiali. Dopo gli avvenimenti del 1870 è l'affermazione della Repubblica, l'esercito subisce ancora diverse crisi nella sua coesione morale e nella considerazione della nazione (affare Boula nger, affare Dreyfus ), ma il risveglio dei sentimenti nazionali seguiti alla sconfitta del '71 opera sia pure lentamente, un miglioramento qualitativo della classe, accompagnato da un aumentato prestigio della funzione quale mai piu si verificherà. Fra le due guerre mondiali l'esercito ha raggiunto la sua maturità, la sua fisionomia caratteristica. « Tre sono i privilegi: porto dell'uniforme, riduzione ferroviaria e diritto di criticare i superiori. Tre gli ideali: Libertà d'essere « volontari >), Uguaglian_za davanti
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