Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

, 688 Antonio Giolitti trollo in forme democratiche tali da evitare una distribuzione del potere che riproduca una divisione tra classi dominanti e classi dominate; impiego dei mezzi di produzione secondo criteri normativi che non sono piu quelli del profitto privato e del rafforzamento del potere delle classi dominanti, bensf quelli dello sviluppo economico equilibrato e del benessere per il maggior numero 1 • Determinante, a questo riguardo, è il controllo degli investimenti: perché è questo che nella società industriale decide del ritmo e. del tipo dello sviluppo economico, dell'andamento dell'occupazione e del reddito, della struttura dei consumi. Perciò è di qui che deve essere aggredito il problema : le riforme di struttura cominciano di qui, dal controllo degli investimenti, che significa controllo della spesa pubblica (e quindi, parallelamente, anche della poli tica fiscale) da una parte, e dall'altra controllo dei centri in cui si operano le scelte decisive nel campo della produzione, cioè delle imprese pubbliche e dei gr~ndi complessi privati, specialmente di quelli che preducono beni strumentali durevoli che sono essenziali per lo sviluppo economico. Si potrà constatare che l'azione politica avrà cominciato a tradursi in effettive riforme di struttura quando nelle decisioni d'investimento dello Stato e dei grandi complessi produttivi eserciterà un peso determ-inante il criterio di scelta delle_classi lavoratrici e delle ma_ssedei consumatori, espresso mediante organi genuinamente rappre- . . sentatzvz. Il problema, perciò, non è soltanto di conquista ma anche di esercizio del potere. Come si garantisce che le scelte e le decisioni siano quelle dei lavoratori e dei consumatori? Si pone, fin da ora, un problema di istituzioni. Lo annotiamo qui soltanto per memoria, poiché esso esigerebbe un lungo specifico discorso. Ci limitiamo a osservare che per una « pianificazione democratica >> non sono suffici~nti le istituzioni rappresentative parlamentari. La partecipazione attiva del cittadino come lavoratore e consumatore alle scelte fondamentali di politica economica è frustrata da una delega di potere che di fatto diventa permanente e totale. Perché tale delega sia soggetta a limiti effettivi e a un controllo efficace, occorre che _gli strumenti essenziali dell'organizzazione politica nella società industriale - i partiti e i sindacati - siano, strutturati in 1 Osiamo servirci del termine « benessere )), pur essendo consapevoli delle critiche cui esso è esposto nella scienza economica, perché nel presente contesto ci sembra ancora valida l'accezione in .cui esso è usato dal Pigou (specificamente nel saggio Alcuni aspetti dell'economia del benessere, in Saggi sulla moderna « economia del benessere )),_ a cura <li F. Caffè, Einaudi, Torino 1956). BibliotecaGino Bianco

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