Passato e Presente - anno I - n. 6 - nov.-dic. 1958

Congresso laburista Le proposte dell'Esecutivo non hanno convinto, o meglio soddisfatto, troppo i congressisti, che avrebbero voluto sancire un impegno piu preciso del partito per l'abolizione delle scuole private e il consolidamento e la generalizzazione della scuola di Stato, che sola potrebbe costituire lo strumento per incidere effettivamente sulla struttura sociale del paese, eliminando fra l'altro sperequazioni che di fatto si risolvon~ in veri e propri privilegi delle classi ricche e in discriminazioni a danno dei ceti meno abbienti. Nella rispo~ta a queste torti critiche, sostenute fra l'altro dall'appoggio del potente leader sindacalista Frank Cousins, Griffiths si è limitato a sottolineare che le propost~ dell'Esecutivo non intendevano esaurire 1 ~argomento rr1a soltanto fissare gli obiettivi piu urgenti raggiungibili nei prossimi cinque anni, ma anche qui è risultata evidente la preoccupazione elettoralistica di non andare troppo bruscamente contro gli atteggiamenti piu tradizionali dell'opinione pubblica, che ha influito in senso moderatore su tutta l'elaborazione del programma laburista. Ci'Òrisulta anche piu chiaramente nella parte del programma relativo agli obiettivi economici. Qui in sostanza le punte piu avanzate del piano laburista si riducono alla decisione di tornare a ribadire le realizzazioni dell'imn1ediato dopoguerra frustrate poi dai conservatori, vale a dire alla necessità di rifare ciò che i conservatori hanno disfatto. Piu che ad estendere il settore n,azionalizzato, i laburisti mirano quindi a rinazionalizzare l'industria siderurgica e i trasporti a grande distanza, restituiti dai conservatori alla gestione privata. Da questo punto di vista rimane l'impressione che il documento economico dell'Esecutivo (Pian for Progress) illustrato a Scarborough dall'ex ministro del commercio Harold Wilson, candidato alla direzione degli affari economici in un futuro governo laburista, si sia volutamente astenuto dall'entrare nel vivo della polemica accesasi al congresso di Brighton sul programma lndustry and Society e tuttora aperta in campo laburista - anche se a questo ultimo congresso ha vinto il tacito accordo unanime di non sollevare la scottante questione - sulla possibilità di adottare altri sistemi di proprietà pubblica diversi dalla nazionalizzazione. Infatti, senza riprendere per il momento la discutibile proposta di sostituire nelle grandi imprese la partecipazione statale a quella degli azionisti privati, che rappresentava la tesi di fondo di lndustry and Society, Pian for Progress si limita alla generica e certo non esauriente affermazione che saranno nazionalizzate anche le altre industrie che non riescano a mantenere un adeguato volume di investimenti. Ma se è esatto che il clima elettorale non è il piu propizio e il piu adatto per la messa a punto di problemi di importanza cosi fondamentale e di natura teoretico-pratica cosf complessa, non è meno vero che la risposta a questo interrogativo sarà decisiva nel determinare la fisionomia futura del Labour Party e, quel che piu conta, nel dare la misura della sua effettiva volontà di spingere a fondo il proèesso di trasformazione strutturale della società briBibliotecaGino Bianco

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