P. C. particolare interesse, analogo a certe iniziative prese nella v1c1na Cecoslovacchia, riguarda la possibilità di instaurare organi di controllo superiore. Quella che era stata una competenza dei dipartimenti ministeriali passerebbe quindi a tale nuova istituzione, competente a coordinare l'attività delle fabbriche di uno stesso settore, o di una stessa regione territoriale. Uno dei contributi piu interessanti allo sviluppo della gestione democratica nelle imprese è costituito dalla creazione dei consigli operai, giudicati una conquista fondamentale dell'ottobre polacco. Sul loro conto si sono sostenute tesi diverse e spesso contrastanti, circa il peso effettivo da dare a questa istituzione. La storia dello sviluppo dei consigli, dalla loro costituzione su iniziativa popolare nell'ottobre del 1956 fino ai piu recenti avve1,.imenti, rivela uno degli aspetti piu complessi del nuovo corso polacco. All'origine della loro costituzione sono le degenerazioni burocratiche dello stalinismo, che avevano determinato con il soffocamento di ogni regola democratica, l'instaurazione di un sistema di coercizione incontrollata nelle fabbriche. Una direzione dotata di poteri quasi dittatoriali 1 garantita dalle autorità amministrative e di partito, si era impossessata gradualmente delle leve di gestione escludendo qualsiasi possibilità di controllo operaio. Perfino le normali esigenze di difesa della classe operaia, in sede di rivendicazioni salariali e di condizioni di lavoro, venivano sacrificate alle necessità della produzione. Rigidamente organizzati su base burocratica e dipendenti direttamente dal partito, i sindacati non furono assolutamente in grado di assolvere le proprie funzioni. Solo i funzionari amministrativi potevano decidere delle istanze operaie, senza che nessun organo rappresentativo della maestranza fosse in grado di intervenire in quelle decisioni. In una simile situazione si spiega facilmente la tendenza della base, manifestatasi in termini addirittura rivoluzionari, ad instaurare nuove forme organizzative, quaF appunto i consigli operai. Di qui anche le aspre critiche ai sindacati, giudicati uno ~trumento del tutto screditato, e la tendenza a trasferire ai consigli stessi alcune delle funzioni sindacali. Due tesi in contrasto costituiscono la base teorica· del nuovo sistema di gestione operaia. Il corso travagliato dello sviluppo dei consigli ha rivelato questa contrapposizione; e il vano tentativo di trovare un punto di mediazione. Si tratta di posizioni molto diverse, che fanno capo rispettivamente all'ala revisionista e ai fautori della politica centrista di Gomulka. Il primo gruppo - in maggioranza intellettuali e appartenenti agli strati operai piu avanzati - intendeva dare ai consigli un significato molto ampio sul piano politico ed etico. Il superamento del regime dittatoriale, la lotta contro la burocrazia, l'effettiva liberazione delle masse operaie non solo dall'oppressione economica figuravano fra gli obiettivi dei consigli, a fianco dei fini piu immediati del controllo e gestione dell'economia. Dalle fabbriche questa nuova forma di democrazia avrebbe potuto estendersi ad altri settori della vita nazionale, costituendosi a sistema in senso orizzontale e verticale BibliotecaGino Bianco·
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