Socialisti e cattolici dalla ideologia marxista: « ... si metterà su questa strada? Non lo so e non ho voti da esprimere. Ma occorre prendere posizione ». La verità è che « questa strada>> è difficile a causa della particolare natura del cattolicesimo della massima parte degli italiani, la cui vocazione fondamentale sembra ridursi ad un generale apatico conformismo. Si sarebbe indo_tti a pensare che, per quello che concerne la vita politica, gli italiani non siano oggi piu cattolici di quanto non fo~sero fascisti ieri. E' un fatto incontestabile che questo cattolicesimo della maggioranza è profondamente ateo ed incredulo, da quello opportunistico dei direttori dei grandi giornali « indipendenti >>e dei padroni del vapore, a quello « virile >>e benpensante (e parimenti opportunistico) del piccolo e medio borghese del burocrate del militare dell'uomo della strada « che è credente ma non praticante», a quello ~uperstizioso e folcloristico delle masse meridionali e contadine in genere. Qui concordiamo pienamente con lo Jemolo nel deplorare che la religione ~i sia ridotta a una fiammella che non illumina né riscalda, che fuori del tempio ogni manifestazione religiosa è morta, e nell'atterrirci scorgendo « un mondo governato da uomini pii cosi terribilmente simile, rassomigliante come una goccia ad un'altra, al mondo governato da increduli»; anche se però per reazione non ci lasciamo aflascinare da una repubblica teocratica e dalla Firenze Savonaroliana (preferendo ca~o mai rifugiarci piuttosto nella vi- _ cina ma tanto piu moderna, e non meno religiosa, repubblica del Machiavelli...). Ma è proprio vero che per causa di preti gli italiani sono diventati senza religione e cattivi? Forse fra le diverse strutture sociali a cui que~to cattolicesimo ateo si può ricondurre, e cioè: le istituzioni diplomatizzate e politicizzate della chiesa romano-italiana (la « presenza del papato >)>; una borghesia che non è riuscita a diventare indipendente e moderna; la massima parte delle masse popolari praticamente fuori della storia per secoli - non sono le prime, ossia quelle della chiesa romana ad avere la responsabilità maggiore, anche se è la più diretta. Certo queste responsabilità si implicano a vicenda e soprattutto bisognerebbe analizzare a fondo la natura e la funzione delle istituzioni ecclesiastiche nella moderna storia italiana, dal Concilio tridentino in poi, per comprendere esaurientemente la vera portata del loro attuale spirito conservatore,· 1a loro odierna alleanza con la borghesia contro il proletariato ecc. Ma ovviamente questo porterebbe lontano. Vogliamo qui però notare che le istituzioni ecclesiastiche e le organizzazioni cattoliche laiche che vi si riconnettono, cioè insomqia la minoranza militante e attiva del cattolicesimo italiano, sono forse, nell'ambito della classe dominante, le meno in decadenza, quelle che piu possiedono una serietà e dignità e una coerente operosità per raggiungere i propri fini, una funzione anzi pure (e non importa in che senso) internazionale, un principio informatore, in ultima analisi, anche se conseguito a scapi~o del piu genuino spirito religios_o.C'è, in questo senso, molta verità in un giudizio dello Jemolo, che vale riportare per intero:· t.< Ho (...) piu d'una volta notato che il progresso Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==