Passato e Presente - anno I - n. 5 - set.-ott. 1958

612 Piero Melograni ecclesiastiche l'arma della quale esse si sarebbero servite per dividere i lavoratori cattolici dai comunisti. Nessuno vuole qui sostenere che l'anticomunismo della Chiesa fosse originato soltan~o da considerazioni di carattere religioso; tra l'altro abbiamo già detto piu volte quale ruolo si offrisse al Vaticano dopo la caduta della monarchia, quali fossero le ripercussioni italiane della crisi internazionale. Se qD:i ci si è soffermati con qualche insistenza sulla questione religiosa, è stato per chiarire come né le concessioni giuridiche, né la rinunzia alla agitazione di certi moti vi materialistici potessero essere sufficienti per togliere ai gruppi ecclesiastici italiani « la piu seria, la piu preziosa forza politica )), quella che loro serviva per esercitare la direzione politica di larghe masse, vale a dire: la « preoccupazione religiosa)). Quelle concessioni, quelle rinunzie apparvero « astuzie machiavelliche consigliate da esigenze e necessità temporanee ))' perché il P.C.I. non riusciva a fornire le garanzie di libertà religiosa in un eventuale Stato socialista italiano, analogamente a come era ancora lontano dal fornire le garanzie politiche della stessa democrazia socialista. L'idea che il voto sull'articolo 7 potesse sostituire queste garanzie era quanto meno semplicistica e inadeguata. Essa si collocava nel quadro di quella particolare concezione « diplomatica >> delle alleanze politiche, che è tipica della personalità di Togliatti, nonché nel quadro alquanto ottimistico d_ei rapporti di forze, che la Sinistra si era allo_ra fatto, e in base al quale essa credeva di trovarsi sul punto di conquistare il socialismo attraverso un successo elettorale. « Comunisti e socialisti non giunsero a conquistare la maggioranza per via di consultazione democratica, come forse sarebbe avvenuto senza l'impegno elettorale della Chiesa»: queste parole del leader comunista lasciano intendere meglio di ~alte altre quale fosse lo stato d'animo del 194 7 1 • ·AI mome~to di votare l'articolo 7, le Sinistre si sentivano tanto forti, da non temere che il riconoscimento del Concordato e le altre concessioni fatte alla Chiesa e al suo partito potessero compromettere il cammino dell'Italia verso un regin1e socialista. I sempre maggiori successi del P .C.!. e del P .S.I., legati da un patto di unità di azione, sembravano dimostrare come senza i comunisti e i socialisti fosse impossibile governare a lungo l'Italia 2 • 1 Cfr. PALMIROTocLIATTI, È possibile un giudizio equanime sull'opera di Alcide De Gasperi? 4 °, I problemi del movùnento cattolico. in « Rinascita )), 1nag~io-_giugno 1956; a. XII, n. 5-6, pag. 292, ripubblicato in L'opera di De Gasperi, c1t., pag. 153. 2 Cfr. fra l'a1tro il discorso di Togliatti alla Assemblea costituente, del 19 febbraio 1947, riportato in Discorsi alla Costituente cit., pp. 145 e sgg. « Se poi cercherete, egli disse, di esc]udere noi dalla direzione politica del Paese - a parte che io credo che non ci riuscirete ( ...) >> Si vedano poi le interviste pubblicate· su «l'Unità)), Roma, 15 maggio 1947. Terracini: « Ritiene possibile BibliotecaGino Bianco.

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