... 610 Piero Melograni Concordato, ma erano contrari a un richiamo esplicito nella carta costituzionale: Noi abbiamo votato contro - disse Togliatti alla Costituente, 1'11 marzo 1947 - e. anche qui voteremo contro questo inserin1ento e prima di tutto per un motivo semplicissimo, perché attraverso quel richiamo, cosi esplicito, si ritorna all'articolo primo dello Statuto 1 . Nei giorni seguenti, proseguendo il dibattito, tutti gli oratori comun1st1 criticarono l'inserimento dei Patti. Fu solo al momento del voto che inaspettatamente Togliatti dichiarò che per salvare la pace religiosa il suo gruppo avrebbe votato a favore dell'articolo 7 2 • Nel discorso che giustificava quel voto, Togliatti ricordò come il portavoce autorizzato della Santa Sede fosse « L'Osservatore Romano)), come questo giornale avesse minacciato la guerra di religione qualora l'asse1nblea non avesse approvato il richiamo dei Patti nella Costituzione, come non si potesse pertanto aprire un contrasto cosf grave tra gli operai cattolici e i non cattolici, proprio in un momento che richiedeva l'unione di tali forze. Qualche giorno piu tardi, Togliatti aggiunse altre giustificazioni, che rivelarono come quel voto si collegasse al gioco di correnti all'interno della D.C. Nel partito della D.C. vi erano dei deputati piu o meno autorevoli, i quali sinceran1ente mi hanno manifestato il desiderio che noi votassimo per l'art. 7. Essi dicevano: voi comunisti, votando per questo articolo, darete un contributo alla pacificazione del Paese, all'unità della classe lavoratrice, unità che sta a cuore tanto a noi che a voi. Ma questo non era l'atteggiamento della direzione del 1 Il testo riportato è quello che abbiamo trovato pubblicato su « l'Unità >> di Rorna del 12 marzo 1947, che differisce sensibilmente dal testo pubblicato negli atti ufficiali delia Costituente, ora riapparso anche nel volume dei Discorsi alla Costituente, cit. In quest'ultimo si legge infatti: « Ho votato contro questo richiamo e anche qui, sino a che il problema sarà posto· nel modo come adesso è posto, voteremo contro. Attraverso quel richiamo così esplicito, infatti, ritorniamo all'articolo primo dello St1tuto >>. Quale delle due versioni deve preferirsi? Il testo pubblicato da « l'Unità >> è quello stenografico, e si deve ritenere riveduto dall'oratore, come d'abitudine, la sera stessa dell'11 marzo. Al testo pubblicato negli atti ufficiali fu probabilmente apportata una correzione, come è diritto dei deputati, suggerita daJl'ulteriore corso del dibattito. Il deputato ha infatti alcuni giorni a disposizione per rivedere le bozze del suo discorso, ed apportarvi alcune correzioni; nel _caso qui esaminato la nuova versione fu probabilmente suggerita dal fatto che Dossetti aveva sostenuto una nuova tesi, secondo la quale non era affatto vero che l'approvazione dell'art. 7 volesse significare « incorporare, incuneare, inserire, costituzionalizzare le norme del Trattato e del Concordato >>. (Cfr. discorso di Dossetti, del 21 marzo 1947). 2 Sull'impressione suscitata nell'Assemblea dal discorso di Togliatti, cfr. PIEROCALAMANDREI, Storia quasi segreta di una discussione e di un voto, « Il Ponte ))' 1947, pag. 407_. BibliotecaGino Bianco· ..
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