Passato e Presente - anno I - n. 5 - set.-ott. 1958

.. Comunisti e cattolici 601 . . « Si cerca di escludere il cattolico perché cattolico )), era stato detto. Ora tra gli esclusi erano magari rimasti i socialisti e i comuni)ti, ma non piu certo i democristiani, forti del prestigio che il loro gruppo dirigente moderato . guadagnava tra gli « uomini d'ordine», e della sempre maggiore influenza raggiunta dalla Chiesa romana. La monarchia non era ancora ufficialmente caduta, ma, rispetto all'estate 1944, i -rapporti di forze si erano già assai modificati a favore del Vaticano. La politica di alleanze del P .C.I. continuava tuttavia ad essere orientata soprattutto verso il partito cattolico, ed un accordo di governo riusciva intanto a realizzarsi soltanto attorno ali' obbiettivo comune di una convocazione sollecita della Assemblea costituente. D9po vent'anni di dittatura fascista, l'Italia attendeva le prime elezioni libere, nelle guaii sarebbe stata decisa la sua forma istituzionale. Quale atteggiamento · avrebbe avuto il Vaticano? Avrebbe potuto essere favorevole alla Repubblica? La posizione moderata del P .C.I. in materia concordataria, quale si era precisata nel corso del 1945, e quale si m~nifestò ufficialmente al V Congresso del Partito, traeva questa volta la sua giustificazione anche dalla competizione elettorale, non soltanto per favorire un maggior successo del Partito presso l'elettorato cattolico, ma forse anche per consentire un pronunciamento repubblicano della Chiesa 1 • Nella relazione al V Congresso Togliatti riconobbe il carattere internazionale dei patti stipulati tra Pio XI e Mussolini, lungi dal sollevare il problema della loro validità: Noi _sappiamo che il Concordato è uno strumento di carattere internazionale, oltre èhe nazionale, e comprendiamo benissimo che questo strumento non potrebbe essere riveduto che per intesa bilaterale, salvo violazioni che portino una parte o l'altra a denunciarlo. Crediamo che questa sia una posizione chiara e netta la quale toglie in questo campo ogni equivoco che possa avvelenare o intorbidire i rapporti fra il nostro partito e la Chiesa cattolica in Italia 2 • Eppure la Chiesa non aveva disarmato, non era cessata « la campagna di calunnie, di diff~mazioni e di concrete misure di persecuzione religiosa>> contro il P.C.I. 3 • Anzi, nell'immi_nenza delle prime elezioni generali la campagna anticomunista della Chiesa si estendeva sempre piu dal terreno 1 Cfr. A. C. ]EMOLO, L'ombra di Pio IX, nella « Nuova Europa», a. II, n. 46, Roma, 18 novembre 1945: « Si ha l'impressione diffusa (...) che la democrazia cristiana voterà per la 1nonarchia o per la t epubblica, o subordinerà il voto per la repubblica ad un patto di mantenimento integrale del Concordato, secondo le direttive che riceverà dalla Segreteria di Stato ». 2 Cfr. «l'Unità», Roma, 30 dicembre 1945. In quella stessa relazione, Togliatti aveva dichiarato di considerare la soluzione data dai Patti Lateranensi àlla questione romana « come qualche cosa di definitiv~ che ha chiuso e liquidato per sempre un problema ». 3 Cfr. «Rinascita», gennaio-febbraio 1946, a. III, n. 1-2, pag. 10. B.iblioteca Gino Bianco

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