Passato e Presente - anno I - n. 5 - set.-ott. 1958

• Comunisti e cattolici 595 compromesso. Sfavorevolmente colpiti e per nulla convinti della necessità di scendere a compromessi, gli ambienti ecclesiastici romani reagirono con raddoppiata violenza: il conflitto religioso stava prendendo forma, mentre accanto ad esso maturavano le condizioni di un altro conflitto, piu propriamente politico 1 • 3. - Il P.C.I. fidava nella liberazione del Nord, per conseguire un mutamento nei rapporti di forze, che avesse potuto favorevolmente influire anche sugli atteggiamenti della Chiesa cattolica. A liberazione avvenuta, si mise in valore il carattere unitario di essa, si diede ampia pubblicità agli accordi talora intervenuti con la Democrazia cristiana in alcune città, si sottolineò l'orientamento repubblicano dei cattolici settentrionali. Alla do- -manda: la Democrazia cristiana è quindi nel Nord su posizioni piu avanzate e precise che qui? Togliatti, reduce dal suo primo viaggio nelle regioni liberate, rispose: SL Come tutti i lavoratori cattolici e come anche il clero. I sacerdoti iscritti al nostro partito sono numerosi. Ed essi vi sono accolti come fratelli di lotta, coi quali molto cammino in comune oggi possiamo fare, per rinnovare radicalmente il nostro Paese 2 • Come abbiamo già detto, Togliatti continuava a credere possibile la stipulazione di un vero e proprio accordo politico con la D.C., ed anche alle donne comuniste, riunite a convegno in Roma nei primi del giugno 1945, pose come obbiettivo un patto « di tipo federativo>> tra l'U.D.I. e le associazioni femminili cattoliche 3 • Non si parlava piu ·di « sollevare la questione del Concordato», perché tale questione avrebbe potuto compromettere i buoni rapporti tra il P.C.I. e le correnti progressive della D.C. settentrionale, avrebbe potuto isolare completamente il P.C.I. dal mondo cattolico. Dopo l'intervento della Chiesa, ai comunisti si offrivano due strade: quella della moderazione, e quella, viceversa, di una contesa che avrebbe anche potuto assumere i caratte~i di .una violenta lotta religiosa. Non soltanto essi scelsero la prima strada, ma pensarono di. giocarla come carta politica atta a disarmare i gruppi ecclesiastici reazionari. Togliatti riprese pertanto il tono moderato, ignorando a bella posta il non possumus del Vaticano e dei gesuiti, senza risparmiare per altro qualche ingenua adulazione: Se cercate bene nella storia del nostro Paese, - egli disse al Convegno Femminile Comunista - trovate che le sole donne che ebbero una loro personalità mar1 Sulla campagna anticomunista del clero, dopo la Liberazione, cfr. tra l'altro: {!MBERTO TERRACINI, Sacerdoti e Sacerdoti, «l'Unità», Roma, 1° giugno 1945; s1 vedano inoltre i resoconti del Convegno Femmini]e Comunista pubblicati da « l'Unità », nei primi giorni del giugno 1945. ' 2 Cfr. « l'Unità », Roma, 29 maggio 1945. 3 Cfr. « l'Unità », Roma, 13 giugno 1945. BibliotecaGino Bianco

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