Passato e Presente - anno I - n. 5 - set.-ott. 1958

594 Piero Melograni quei cattolici, i quali vogliono il vero bene del popolo, debbano aderire al loro movimento 1 • La condanna vaticana alla Sinistra cristia.na provocò lo scioglimento di quel partito prima della fine dell'anno, e precisò l'atteggiamento del Vaticano nei riguardi di tutto il movimento comunista. Cominciarono a giungere segnalazioni di interdizioni, divieti, ri~uti che, dapprima sporadici, andarono man mano moltiplicandosi, al punto da potersi parlare di una vera e propria campagna clericale. La Chiesa usciva dai limiti t~i prudente riserbo, rispettati per qualche mese, e, preoccupata per l'affermarsi di quel partito che essa piu di ogni altro temeva, contro questo partito dirigeva le sue armi. La reazione comunista si fece sentire al II Consiglio nazionale del Partito, -riunitosi a Roma 1'8 aprile 1945, quando Togliatti affrontò l'argomento scottante, con tono ben diverso da quello usato a suo tempo al Teatro Brancaccio. Egli si preoccupò tuttavia di distinguere, in seno alla Chiesa, tra corrente progressiva e corrente reazionaria: Sappiamo che esiste una parte conservatrice reazionaria, la quale lotta apertamente contro di noi, e non su un terreno politico, ma su un terreno nel quale a noi è difficile intervenire ( ... ) Per quanto riguarda questo intervento di autorità ecclesiastiche per creare un terrorismo anticomunista e direi, non solo anticomunista nell'ideologia, ma come anti-partito comunista, noi riteniamo che i capi della Chiesa cattolica farebbero bene a riflettere seriamente alla convenienza che essi hanno a lasciare che fatti simili si producano ancora. Noi speriamo che essi abbiano il senso di responsabilità che li porti a comprendere che aprire oggi una lotta di religione in Italia sarebbe per il nostro Paese una cosa fatale. E da qui Togliatti passava subito alla questione concordataria, affermando: ·Questo intervento è una violazione delle norme le quali sono sancite nel Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica. Noi non abbiamo sollevato la questione del Concordato e non abbiamo intenzione di sollevarla, questo è un problema che il popolo italiano risolverà a suo tempo, quando esso si sarà liberato di tutti gli altri proble.mi che sono molto piu urgenti, e sarà risolto allora secondo la volontà della maggioranza del popolo, ma è evidente che questa linea che viene seguita da determinati reazionari dell'apparato ecclesiastico, ci costringe a porre la questione del Concordato 2 • rogliatti, con durezza e risentimento, minacciava una ritorsione, ma iJ tono stesso della polemica sembrava incitare il Vaticano ad un onorevole 1 Sulla condanna della Sinistra Cristiana, cfr. anche Il caso della Sinistra Cristiana, in « Rinascita », 1945, pag. 10, e Fine della Sinistra Cristiana, ibid. 1945, pag. 252. 2 Cfr. « l'Unità », Roma, 9 aprile 1945. BibliotecaGino Bianco ·

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