ss0 Franco Momigliano rliritti civili dei lavoratori; mentre dall'altra 5i ha una situazione « interna >> alla dialettica stessa del movimento operaio che spinge, di fronte I alla insufficienza degli istituti politici o sindacali attuali, a}la ricerca di nuove vie di rottura di schematizzazioni ideologiche ritardatrici e di rigidi apparati di direzione centralizzata e funzionariale : che esige cioè la ricerca di nuove forme di esperimentazione atte a riaprire un processo di rinnovamento democratico e ad anticipare e garantire le basi stesse di una società autenticamente socialista. Il dibattito dovrebbe trarre beneficio da una tale contemporaneità di dpprocci, ma in realtà esso pare ancora sostanzialmente ostacolato, tra 1 'altro, dalla difficoltà di inserire il « particolare >> nel « generale >> 1 di far aderire cioè la tematica piu concreta e attuale degli istituti oggi esistenti all'arco generale dei problemi inerenti alle vie di costruzione di una società socialista. Sembra che anche i settori piu vivi della cultura marxista, di fronte a questa difficoltà> tendano a sviluppare su due diversi piani due discorsi distinti, sicché quando si tratta di « nuovi istituti >> e di « controllo dei lavoratori >> si prescinde in genere dal punto di attacco piu concreto, quello degli istituti esistenti oggi nelle aziende, e quindi dal problema delle commissioni interne, della loro struttura, delle loro funzioni, dei loro poteri e delle loro vie di sviluppo, dei loro rapporti con i sindacati e con la loro struttura att11ale e futura. A giustificazione si oppo.oe il noto argomento che la tematica sindacale investe prevalentemente i problemi rivendicativi della classe e definisce i ter.mini· di sviluppo di una competizione e di una contrattazione inserita nel sistema sociale stesso, mentre la tematica dei nuovi is~ituti e del controllo investe i problemi d~l rinnovamento delle strutture, di una via democratica al socialismo, dell'anticipazione all'interno della classe di una nuova forma di potere. · Il risultato di questa « duplicità di linguaggio >> potrebbe però risolversi anche paradossalmente nel fornire pretesto ad una facile accusa : quella che nel tentativo di opporsi alla « doppiezza stalinista >> ( di un opportunismo parlamentarìstico praticato in attesa della soluzione eversiva e catastrofica) si vada inconsciamente elaborando una nuova « doppiezza intellettualistica ))' in virtu della quale il dibattito sui nuovi istituti e sul controllo diverrebbe semplice « evasione ideologica >> o peggio semplice « allusione >> ad una posizione di eresia e di antiortodossia intellettuale. Biblioteca Gino Bianco
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