. 580 Carlo Poni Per l'esecuzione di lavori diversi esistono diversi tipi di giornate lavorative. La sarchiatura delle cipolle e la raccolta del cotone, ad esempio, per unità di seminativo corrispondente a un ettaro, è valutata rispettivamente una giornata e due giornate e mezzo, indipendentemente dal tempo realmente impiegato 1 • Le giornate lavorative subiscono poi variazioni in piu o in meno a seconda che la brigata di produzione abbia superato o non abbia realizzato il piano di produzione che le è stato assegnato. Il metodo piu diffuso per calcolare le aggiunte e le detrazioni prevede un aumento delle giornate lavorative dall'1 % per ogni 1 % di maggior produzione, e la detrazione dall'1 % fino al 25 % nei casi di insufficiente produzione 2 • La remunerazione del lavoro avviene alla fine dell'anno agrario, sulla base delle giornate-lavoro che il capo brigata ha segnato nel libretto personale dì ogni singolo colcosiano (salvi gli aumenti e le detrazioni). In sostanza l'organizzazione del lavoro è fondata sull'applicazione di saggi di cottimo all'agricoltura, in modo da stimolare al n1assimo l'erogazione della forza-lavoro. I rapporti di produzione agrari subirono una prima trasformazione nel marzo 1955, quando dal piano nazionale della produzione a·gricola furono tolte tutte le voci a eccezione di quella relativa alle « consegne obbligatorie)). Liberati dalla pesante cappa della pianificazione statale i colcos poterono muovere allora i primi passi verso forme di comportamento imprenditoriale. 3. Distribuzione del prodotto. Allo Stato, in quanto proprietario della terra, va l'in1posta in natura, calcolata (per i cereali) sulla base di una quota fissa per ogni unità di seminativo. Questi versamenti obbliga~tori vengono retribuiti a prezzi assai bassi. In aggiunta all'imposta in natura lo Stato riceve un'altra abbondante parte del raccolto in pagamento dei servizi resi dalle SMT. Mentre il volume dei versamenti obbligatori è fisso (indipendente dalla produzionè effettiva), l'affitto in natura pagato alle SMT aumenta auton1aticamente coll'aumentare del raccolto oltre le previsioni 3 • Dopo aver detratto dalla produzione i contingenti qa cedere alla Stato, il colcos forma le riserve (stabilite per legge) di sementi, di foraggi e pe~ il fondo di assistenza. Accantonate le scorte, l'assemblea del colcosiani fissa H volume della produzione vendibile sul « libero mercato )). Con queste vendite si forma la parte principale del reddito in denaro del colcos che viene impiegato: I) per pagare le imposte stabilite dalla legge e i contributi assicurativi; 2) per estinguere le passività contratte con la banca agricola o con quella statale; 3) per far fronte alle correnti necessità della produzione (riparazione 1 N. ScHWARTZ, op. cit., p. 330. 2 N. D. KAsANZEW, op. cit., pp. 76-77. 3 C. BouvIER, op. cit., p. I 5. BibliotecaGino Bianco
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