Passato e Presente - anno I - n. 5 - set.-ott. 1958

Proble1ni dell'agricoltura sovietica 579 stalle, mezzi di trasporto, opere d'irrigazione, edifici sociali,. ecc.). Mentre . le macchine di proprietà statale sono gestite da aziende statali - le SMT -, la terra è assegnata in « godimento perpetuo >> ai colcos che ne dispongono di fatto come di una loro proprietà, benchè non possano venderla, com- .prarla, darla in affitto o ipotecarla. All'interno del colcos esistono poi due tipi di proprietà: quella collettiva e le piccole economie individuali. Ogni famiglia colcosiana ha in proprietà personale l'impresa ausiliaria esistente nel suo appezzamento (che si estende da un quarto di ettaro a un ettaro), la casa d'abitazione, il bestiame produttivo, gli animali da cortile e l'attrezzatura agricola minuta. Hanno diritto all'appezzamento - indispensabile base dell'impresa individuale - solo i colcosiani che lavorano nei campi della azienda collettiva per il minin10 obbligatorio di giornate lavorative. È bene tener presente che l'in1portanza economica delle piccole aziende è molto superiore alla loro estensione in superficie. Per fare un esempio, nel 1940-41, pur non occupando che il 3 % della superficie seminata, le aziende individuali allevavano il 45,5 % dei capi vaccini 1 • / rapporti di proprietà inerenti alla produzione colcosiana sono rimasti sostanzialmente invariati fino alt aprile 19 58, quando fu votato il decreto sulla « vendita » delle macchine e trattori delle SMT alle aziende· collettive. ~2. Rapporti di produzione agraria. All'assemblea colcosiana - che è l'istanza piu alta dell'azienda collettiva - spetta l'approvazione del piano di produzione. Ma si tratta di un diritto puramente formale. Lo statuto del'artel obbliga i colcos a regolare la propria economia in modo da adempiere scrupolosamente i piani statali 2 • Piani dettagliati, rigidi, imperativi (secondo il concetto sovietico della pianificazione centralizzata), che stabiliscono il volume della produzione globale, della produzione mercantile, çlelle consegne statali, il rendimento per ettaro, le norme minime di produttività del lavoro, ecc. Le risoluzioni del colcos sono perciò sottoposte all'approvazione degli organi statali. Del resto i colcos non possono neppure decidere l'epoca delle lavorazioni del terreno, delle semine, della mietitura, ecc. In tutti i lavori di una certa importanza· essi dipendono dalle SMT che possiedono le macchine e la manodopera specializzata. In sostanza i colcos, subordinati nello sforzo produttivo ai piani statali, sono diretti localmente dalle SMT, alle quali spetta il compit9 di organizzare la produzione. La principale forma di organizzazione del lavoro nelle aziende collettive è la brigata di produzione, che organizza da 50 a 100 colcosiani. La forza-lavoro è misurata mediante un'unità convenzionale: la giornata lavorativa, che corrisponde all'adempimento di determinati tipi di lavoro. 1 Cfr. L'economia nazionale dell'Union'e Sovietica, p. 110 e pp. 119-121. 2 · N. D. KASANZEW, op. ·cit., p. 54· Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==