Passato e Presente - anno I - n. 5 - set.-ott. 1958

, 66.:' Alberto Caracciolo dei plebisciti che ovunque prende piede, quando non esistono invece istituti civili o embrioni di democrazia diretta che consentano un controllo sull'autorità centrale. E ancor piu stupisce, s'intende, l'indifferenza dimostrata al riguardo dall'Unione Sovietica e dai piu autorevoli raggruppamenti comunisti europei, a cominciare da quello italiano, che pur annuncia nei suoi programmi la salvaguardia della pluralità dei partiti nel quadro dello sviluppo democratico. Dalla stessa parte ci sembra che si saluti con troppo entusiasmo l' embrione di pianificazione avviato in Egitto, benché esso sia stato progettato burocraticamente dall'alto e manchi di apporto operaio e di pubblica critica. L'abitudine a massicci finanziamenti stranieri, a loro volta incontrollati, è forse all'origine di questo modo di organizzare la propria economia. Ciò non toglie che una critica ci si aspetterebbe anche da parte comunista· a questa concezione del piano, dopo che in pas~ato si denunziò il carattere illusorio dei vari piani Marshall o Vanoni, e non ci si aspetterebbe quel consenso politico e quell'avallo alla sua natura socialista che la stampa sovietica gli conferisce. Tutto questo ci fa tornare alla considerazione, che facevano da principio, di quanto una strategia mondiale di Stati venga distrocendo la vicenda panaraba dai suoi traguardi piu progressivi. In altri paesi da poco liberi anch'essi da servitu coloniale, come India e Birmania, Indonesia e Ceylon, le cose paiono seguire un corso un po' diverso. Il movimento operaio - robusto per numero e organizzazione - vi si viene rafforzando come parte di un rivolgimento democratico profondo, complesso, non limitato a rivendicare ·piena indipendenza. E della politica attiva riesce a rappresentare l'ala piu avanzata che critica le ·esitazioni della borghesia moderata, che impone piu radicali riforme e indica prospettive socialiste ai problemi del proprio paese. Dovrebbe esser questo un insegnamento anche per la vicenda dei paesi arabi: una conferma che non la lotta patriottica o religiosa potrà di per sé avvicinare a conquiste socialiste, bensf lo potrà, forse prima che non si creda, un m_ovimento che consapevolmente si batta per co~truire strutture, istituzioni, civiltà democratica fra popoli che hanno solo conosciuto dominazione imperialista e dispotismo feudale. · ALBERTO CARACCIOLO Biblioteca Gino Bianco.

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