' facques Howlett Eza Boto, Castro, Soromenho,· Bernard B. Dadié e di poeti come René Depestre, David Diop, Jacques Rebemananjara e Aimé Césaire; furono pubblicati lavori importanti come quelli di Abdoulaye Ly su Le masse africane e l'attuale condizione umana, in cui l'autore analizza le forme dell'espansionismo capitalista e pone i principi d'un anti-imperialismo rivoluzionario; o di Basil Davidson, Il risveglio dell'Africa, che riguarda le inevitabili trasformazioni sociali e politiche che maturano fra le popolazioni africane ancora cosf duramente colonizzate del Congo e dell'Angola. Cosf l'opera continua. Essa fa uscire dal silenzio imposto da secoli ai popoli asserviti, il dialogo tanto ricercato s'instaura ogni giorno di piu, e l'Africa parla. Chi può ora fingere di non sentire la sua voce? È la voce di tutti i popoli coloniali o semi-coloniali che oggi si fa sentire. Davanti a questa affermazione il nemico evidentemente non ha disarmato. Molti che convengono rumorosamente per ammettere che l'aperto colonialismo è un fenomeno sorpassato, restano egualmente partigiani di forme piu subdole ma non meno gravi di sfuttamento dei popoli d'Oltremare. Le tattiche differiscono ma il fine è il medesimo. D'altra parte la storia s'accelera. L'esempio della Cina popolare ha suscitato nei popoli coloniali una grande emozione, ha messo in moto una ondata rivoluzionaria di cui è facile consta- · tare da qualcbe anno il progresso nel mondo attraverso gli avvenimenti di Corea, d'Indocina, dei paesi arabi e del Maghreb. La situazione mondiale da questo punto di vista è in piena evoluzione e deve essere seguita assai da vicino. Verso la fine dell'anno 1957, « Présence Africaine » si è vista costretta, per restar fedele al suo ruolo di coscienza delle realtà africane, ad adattare la sua formula di pubblicazione al ritmo nuovo delle cose. È diventata una rivista mensile, seguendo sempre piu da vicino l'attualità in movimento. E si tratta di un cambiamento tecnico che in nessun caso ne cambierà lo spirito. Fascicoli ·semestrali, pubblicati sotto l'egida della Società Africana di Cultura, conterranno studi approfonditi sui problemi culturali. Ogni numero avrà un articolo di fondo sull'« Avvenimento del mese>> che cercherà di essere un contributo concreto a una specie di dottrina dell'anti-colonialismo e della rinascita dei popoli africani. In una seconda parte la rivista presenterà una documentazione dettagliata su una questione d'interesse piu permanente. Si noterà come l'idea di « contributi concreti a una specie di dottrina dell 'anti-colonialismo e della rinascita dei popoli africani », e l 'espressione « anticolonialismo illuminato >> sottolinei una volontà di non incamminarsi lungo vie avventurose prive di fiducia o basate su di una ideologia ferma a una ortodossia. Al contrario vi è una preoccupazione di chiarezza; come quando si afferma nello stesso testo: « La mèta della lotta anti-colonialista, è l'emancipazione integrale dei popoli. E questa emancipazione non sarà realizzata ipso-facto dall'autogoverno, essa si costruisce con tecniche speciBibiotecaGino Bianco.
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