Passato e Presente - anno I - n. 5 - set.-ott. 1958

P. C. aziende di Stato si sono effettuati i ridimensionamenti ritenuti necessari ad un assestamento della produzione. Quanto all:1 piccola proprietà contadina, essa è stata confermata giuridicamente nei suoi diritti, liberata dagli oneri e dalle pressioni del passato, rafforzata economicamente attraverso una politica di stirnoli finanziari e di maggiori investimenti. Sono stati ripristinati i normali canali di scambio tra città e cctmpagna con il ritorno all'intermediazione diretta in sede di mercato. L'azione di rinnovamento si è svolta in termini spregiudicati, in vista di un rapido miglioramento, che c'è stato, della produzione del settore. Il predominio delle strutture capitaliste nell'agricoltura, che lascia indubbiamente aperti importanti problemi di fondo di natura sociale e politica, si presenta difficilmente conciliabile con il carattere socialista del sistema produttivo industriale. Per ora comunque il regime appare soprattutto preoccupato di strappare le campagne dal loro stato di cronica arretratezza, rimandando al futuro la pur necessaria opera di trasformazione delle strutture. Qualche passo in avanti è stato compiuto frattanto nello sviluppo delle associazioni contadine sul terreno concreto della collaborazione produttiva, in forme che ricordano le piu riuscite esperienze cooperative scandinave. Esistono oggi in Polonia circa I I mila circoli agricoli, che riuniscono diverse centinaia di migliaia di contadini dediti allo sfruttamento in comune di macchinari, ai lavori di bonifica, alla realizzazione di quelle colture e allevamenti che piu ~i prestano alla cooperazione. Tali circoli, presenti ormai in un villaggio su quattro, costituiscono un concreto contributo al. progresso sociale delle campagne, nel senso indicato dalle risoluzioni adottate dal POUP e dal partito dei contadini. All'interno di questa stessa organizzazione operano inoltre una quindicina di unioni professionali, che raggruppano per categoria e specialità . i lavoratori agricoli. Il rafforzamento progressivo di queste istituzioni, che r1ppresentano oggi l'espressione piu cosciente della volontà di autonomia contadina, figura indubbiamente fra gli obiettivi fondamentali del regime, il q11ale non dispera di arrivare gradualmente attraverso il volontario concorso delle masse ·contadine a forme superiori e piu integrate di cooperazione. Diverse misure positive sona state adottate d'altra .parte nei confronti delle 1860 cooperative esistenti; le ingerenze dall'alto sono diminuite e viene la.sciata una piu forte autonomia di decisione alle singole direzioni di cooperativa. Mutamenti importanti si sono avuti anche per quanto riguarda la rete statale delle stazioni di macchine. Il numero di questi centri è stato ridotto di numero, le loro strutture snellite, il personale superfluo immesso in altre attività nel tentativo di razionalizzare il lavoro del sistema nel suo insieme. Quanto alle piccole proprietà contadine, che come abbiamo rilevato hanno massimamente beneficiato della nuova politica agraria, i provvedimenti a loro favore sono difficilmente elencabili. Basterà ricordare la soppressione delle consegne obbligatorie di latte, la sensibile riduzione di quelle cerealicole, la diminuzione di altre forme di tassazione e soprattutto la rivalutazione dei prezzi dei prodotti agricoli. A questo si aggiunga l'aiuto dello Stato sotto forma di ereBiblioteca Gino Bianco.

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