• Antonio Giolitti critiche ai comunisti, e con loro a quella parte della SPIO che non ha seguito Mollet nella capitolazione, alle organizzazioni sindacali, alla Unione della Sinistra socialista, alle forze democratiche che si raccolgono nei Comitati di resistenza al fascismo. Il colpo di stato paracadutista-gollista dovrebbe poter creare le premesse per una convergenza di queste forze politiche su una linea di azione democratica e socialista. Dalla dura e umiliante esperienza di queste settimane esse dovrebbero essere indotte a riconoscere e correggere i propri errori, a convincersi gli uni che solo la via dello sviluppo democratico, da perseguire con chiarezza e coerenza, senza doppiezze e senza « alµi obbiettivi », è aperta al socialismo in un paese come la Francia, e gli altri che senza il rifiuto delle posizioni imperialistiche e colonialiste e senza le riforme delle strutture capitalistiche la democrazia corre rischi mortali, Certo, occorrerà del tempo prima che questo orientamento si traduca in una prospettiva definita e in obiettivi precisi. Chiaro e netto risulta per ora solo il nemico contro cui combattere: è il fascismo nel suo aspetto piu bestiale, ben trasparente dietro il sussiego patriottico di De Gaulle, il fascismo dei torturatori di Alleg, degli assassini di Audin, dei massacratori di Sakiet, dei soppressori della libertà di stampa e di parola, il fascismo di Pascal Arrighi che proclamava « la fine del governo degli ebrei e degli intellettuali >>, il fascismo dei mercenari del colonialismo e del razzismo. Nella lotta contro· il mostro nascerà e si irrobustirà il rinnovamento sostanziale delle forze politiche democratiche e socialiste nelle quali sono riposte le speranze della Francia e di tutto il mondo civile e alle quali va intera la nostra solidarietà. ANTONIO GIOLITTI. Biblioteca Gino Bianco ·
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