Povertà delle formule 41 I al movimento dei paesi piu sviluppati poco piu che la preparazione di un « incontro )) con le forze che, in un modo ieri arretrato ed oggi socialista, colpiranno a morte i suoi antagonisti di classe. Che cosa debba valere per i paesi capitalistici avanzati al posto di questa teoria catastrofica ed essenzialmente «contadina)), si deve chiedere allo sviluppo libero, e in pari tempo non avventuroso o arbitrario, della ricerca scientifica. Il punto decisivo resta nella corretta interpretazione dei fatti dello s~iluppo economico, del progresso tecnico, delle trasformazioni sociali del capitalismo contemporaneo, da condurre con la stessa paziente ed illuminata ricerca che Lenin fece per la Rus~ia di fine secolo. E' di questo genere lo sforzo iniziato, con maggiore o minor fortuna, da studiosi specialmente inglesi, americani, polacchi, francesi. Esso si è posto fin qui come primo compito di riconoscere le cause che rendono possibile un rinnovato sviluppo ed equilibrio nel capitalismo piu avanzato, pur dopo la perdita di mercati decisivi e l'estensione del potere degli oligopoli. E il compito non poteva essere altro, per degli studiosi che non vogliano condannarsi al ruolo di Cassandre di un imperialismo sempre agonizzante. Ma la discussione avrà tanto piu interesse, quanto piu vi si accompagnerà l'analisi delle nuove contraddizioni e difficoltà che il sistema porta nel proprio seno, dopo averne superate di antiche. Perché questa analisi può fornire essen... ziali dati all'azione operaia, come azione volta a risolvere, in definitiva, il contrasto tra le forze di produzione e i rapporti sociali di una società di classi. Né si farebbe scienza, o si darebbero armi alla lotta politica, se si rinunziasse a questo approfondimento nell'intimo della società capitalistica, nei suoi gangli essenziali, riducendosi a sommari di economia politica che paiono breviari di una dottrina impagliata. ALBERTO CARACCIOLO BibliotecaGino Bianco
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