Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

La. crisi francese Il Parlamento riflette tutte queste contraddizioni che si intersecano. Ed è proprio perché le riflette esattamente che ne è paralizzato. Queste contraddizioni potreb~ero essere subito risolte in un certo senso attraverso l'azione delle masse operaie, se queste non fossero anch'esse state ridotte in uno stato semi-sonnambolico dalle direzioni politiche e sindacali di sinistra : ciò non significa soltanto che solo le manovre o le mistificazioni di queste direttive impediscono alla classe operaia di acquistare la coscienza del ruolo profondo che potrebbe svolgere nella lotta; significa anche che la classe operaia rimane in uno stadio di mutamento politico incompiuto, atrofizzato. De Gaulle stesso, con i suoi silenzi, il suo ruolo passivo di mito i_nattesa, nel corso degli ultimi anni, riflette queste contraddizioni. Il suo ruolo attivo di mito, dopo il 14 maggio, è come l'idea-forza che annunzia nello stesso momento la disintegrazione e la ricostruzione delle contraddizioni. Ma non è possibile idea-forza senza forza sociale. Cosf la forza sociale che taglia queste contraddizioni è oggi l'esercito. Bisogna ora entrare piu profondamente nell'analisi della crisi attuale. Il potere dell'esercito. Nella sequenza ininterrotta delle guerre coloniali, e in particolare della guerra d'Algeria, l'esercito è diventato un corpo enorme, la cui importanza è sproporzionata per i cosidetti bisogni di « difesa .nazionale >>.Nel vuoto provocato al tempo stesso dal mutamento sociologico del paese e dallo smembramento del regime parlamentare incapace di compiere questo mutamento, essa appare come ~a sola forza che disponga dei mezzi pratici per impadronirsi del paese: piu di un milione di uomini sottoposti all'autorità assoluta rappresentata dall'autorità militare. Alla qùale mancavano: I) una base di massa; 2) l'unità politica al vertice; 3) l'occasione per capovolgere il regime. Con gli avvenimenti d'Algeria essa trova una prima base di massa tra i coloni algerini. Con il nome di de Gaulle, trova una seconda base di massa nel neo-gaullismo che si estende nel ·paese. Con il nome di de Gaulle, inoltre, 1 vari clan che erano divisi al vertice si unificano o comunque si coagulano. Infine, la crisi attuale è l'occasione che pub permetter le di abbattere il . regime. L'armata era divisa in clan: clan vichista, clan gaullista, clan coloniale, clan burocratico, clan militarista tradizionale, clan « arrivista >>parlamentare o massone. La forza del regime consisteva nella capacità di addormentare i quadri superiori facen~o giocare le- promozioni supreme in favore dei generali «parlamentari>>. Ma le guerre coloniali portavano una promozione, almeno di prestigio, ai generali coloniali. A Salan, generale « parlamentare )) Biblioteca Gino Bianco

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