La crisi francese zionisti (radical-socialisti) dellç classi medie, si stanno degradando. Ma si degradano in instabili complessi dove sopravvivono allo stato di miti, pur confondendosi con valori e atteggiamenti contraddittori, riformisti e integrazionisti nella classe operaia, poujadisti nelle classi medie. Contemporaneamente, i vecchi valori conservatori si degradano nel mondo agrario, in una parte delle classi medie e nella borghesia. Ma anche qui essi si degradano in complessi instabili, dove impulsi patriottardi si succedono a vere abdicazioni nazionali (prima nei confronti della Germania nazista, poi degli USA e dell'Europa). Questi divers,i complessi instabili caratterizzano l'attuale per1:odo di mutamento. D'altra parte, mentre sopravvivono i vecchi antagonismi radicali, tendono a svilupparsi opposizioD:i piu molli come quelle che caratterizzano i rap- _porti tra il Labour Party e i conservatori in Inghilterra, o anche tra democratici e repubblicani in USA. Il mendesismo, nel periodo fuggitivo del suo apogeo, è stato come la prefigurazione di queste nuove tendenze: era una specie di New Deal rooseveltiano. Animato da un brai·n-trust di tecnici progressisti, puntava sull'espansione economica per creare una sit_uazione politica all'americana, in cui gli antagonismi di classe vanno sfumando nella crescente ridistribuzione dei redditi. In quanto ideologia del movimento, della gioventu, della progressiva uguaglianza sociale, si opponeva ~1 conservatorismo, agli immobilismi di sinistra e di destra. Ma il me_ndesismo fu effimero: quando urtò i problemi dell'Europa e dell'Africa~ del Nord, rimase vittima delle vecchie strutture. La crisi attuale, in un certo senso, rappresenta la risurrezione di un antagonismo radicale: dittatura militare contro democrazia parlamentare. Detto altrimenti: la guerrà d'Algeria tende a far regredire la situazione politica francese sui modelli classici della lotta politica e della lotta di classe in Francia. Ma in un altro senso vediamo alcune correnti politiche di tipo nuovo orientarsi verso de Gaulle, considerato come l'uomo del movimento, l'uomo che farà uscire il paese dall'immobilismo; attorno a questo simbolo si cristallizza un gaullismo di sinistra, il quale non è altro che un mendesismo di destra, cioè una forma deviata, pervertita e quasi fascistizzata del New Deal. Sociologicamente, il movimento de Gaulle è portato dal movimento dell'esercito, il quale aspira ad infrangere il. regime per imporre il suo potere dittatoriale. Ma, su un diverso piano sociologico, vedremo confluire verso de Gaulle le iniziative di nuove élites del potere che sperano di approfittare dello sconvolgimento per imporsi. È possibile pensare che nel nuovo sistema queste élites potrebbero occupare un potere guardato dall'esercito. E qui si pone un problema fondamentale, quello delle élites del potere. Biblioteca Gino Blanco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==