, Melina lnsolera rale che in questa situazione i clericali non abbiano piu nessun particolare interesse a sostenere la validità e l'importanza degli esami e che si preparino all'attuazione del programma massimo (abolizione degli esami e legalità dei titoli di studio rilasciati dalle scuole confessionali) con una metodica opera di screditamento e sabotaggio. E qui bisogna affrontare la questione piu delicata: gli stessi cenni storici fatti piu su ci hanno indotti alla considerazione che dal 1859 alla prima guerra mop.diale il progresso della scuola si era attuato con una diminuzione della funzione di controllo esercitata sugli alunni, sostituendosi gradatamente alla concezione autoritaria tradizionale un maggiore rispetto della libertà dello studente. Tale processo, come abbiamo visto, si è arrestato con la riforma Gentile e il fascismo. Ma ora non dobbiamo lasciarci trarre in inganno. Sarebbe un'illusione il credere di poter far circolare un'aria piu libera nelle nostre scuole, abolendo o rendendo piu facili gli esami finali. L'effetto sarebbe opposto, in quanto ogni provvedimento, che favorisca la scuola confessionale, non può che aggravare la crisi della scuola, diminuendo ulteriormente il margine di libertà, di cui ancora essa può usufruire. · Chi, per serie ragioni pedagogiche, critica l'esame cosf come è oggi concepito, deve guardarsi dal pericolo di prestarsi al gioco clericale, stabilendo con chiarezza che gli esami non solo non devono essere aboliti, ma nemmeno svalutati, come sarebbero stati nel progetto Rossi; anzi dovrebbero semmai rap·presentare un ben piu efficace ·controllo. Il problema vero è quello di studiare quale sia il sistema di esami piu idoneo allo scopo: come si possano per esempio accertare le capacità acquisite dai giovani nella scuola, la loro facoltà di ragionare, la padronanza dell'espressione, l'interesse per la cultura, la loro capacità d'inserirsi nella vita della società, ma soprattutto i loro spirito critico. Se l'esame riuscisse a questo, esso non costjtuirebbe piu in alcun modo un limite alla libertà della scuola, anzi soltanto un insegnamento veramente libero potrebbe preparare a tale esame; né sar~bbe d'ostacolo alla sperimentazione di nuovi ~etodi d'insegnamento. Ma in ogni caso dovrà essere una forma di controllo. E finché non si sarà escogitato, tenendo presenti anche le esperienze scolastiche degli altri paesi 1 , un metodo nuovo, ma tale che dia sicure garanzie di serietà, è meglio che gli esami rimangano come sono. Anche perché un tipo di accertamento radicalmente nuovo presuppone diverse condizioni di tutta la scuola e si potrà forse effettuare soltanto contemporaneamente a quella ' 1 Suggestivo l'esempio citato da Calogero (Dibattito sulla scuola, p. 176) di come vengano scelti i diplomatici inglesi, facendoli vivere una settimana con gli esaminatori in una villa, osservando come si comportanto e sottoponendoli a una serie di esami scritti e orali, sia con tests modernissimi, sia con prove piu o meno tradizionali. \ Biblioteca Gino Bianco
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