Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

Melina Insolera avrebbe potuto giocare a sfavo~e della parte cattolica, fu neutralizzato dall'idea che lo Stato dovesse fornire soltanto una scuola di élt:tes, riducendo i suoi istituti e le sue classi, e lasciando conseguentemente assai piu libero campo alle organizzazioni scolastiche confessionali. La concezione aristocratica della scuola induce il Gentile a riservare il pensiero laico all' élite che accede alle scuole s·uperiori, abbandonando tutti gli altri a un tipo di educazione fondata sulla religione, che lo stesso Gentile definiva « nemica ... d'ogni sorta di libertà, interna ed esterna)). Non- è il caso di addentrarci in un'analisi della riforma Gentile. Basterà ricordare che ad essa risale l'istituzione stessa degli esami di maturità 1 , coronamento finale dell'insegnamento medio. L'esame diventa la mèta a cui si deve mirare durante tutto il corso degli studi: per questo non viene piu stabilito alcun programma d'insegnamento, ma soltanto il programma d'esame 2 • Le massime cure vengono rivolte alla scuola classica, cioè al ginnasioliceo: scorrendo gli orari e programmi stabiliti dal R. D. 14 ottobre 1923 n. 2345 appare sintomatico che le avvertenze riguardanti gli esami di ammissione alla IV ginnasiale e alla I liceale e di maturità classica siano enormemente piu diffuse e particolareggiate che per ogni altro tipo di scuola; e non meno sintomatico che, in quanto riguarda la maturità classica, sia dedicato alle letterature, alla filosofia e alla storia dell'arte uno spazio circa cinque volte maggiore che alla matematica, fisica, chimica e scienze naturali. - La div·ersa proporzione è evidentemente suggerita dalla reazione antipositivistica dell'idealismo, che prefer'isce ripiegare ,sulle posizion!i della tradizione umanistica cara ai Gesuiti. Gravi ne saranno le conseguenze, da cui non riusciamo a liberarci neppure oggi, a trentacinque anni di distanza: ancora si discute pro o contro· il latino, senza riuscire a venire a capo della questione e la scuola è sempre piu lontana dalla vita e non consente alcuna possibilità di ricerche scientifiche che rappresentino un effettivo contributo al progresso dell'umanità. . I difetti della riforma Gentile furono ulteriormente aggravati durante il ventennio fa~cista: i programmi degli esami di maturità subirono numerosi rimaneggiamenti volti in due direzioni: da un canto si· tendeva a una sempre maggiore facilità, sfrondando i programmi (i fautori del « libro e moschetto )) davano sempre piu nettamente la preferenza al secondo termine); dall'altro si soffocava man mano anche quel residuo soffio di liberalismo che era nella riforma Gentile, con una precisazione sempre 1 Col R. D. 6 maggio 1923 n. 1054. . 2 Il che appare seducente: infatti non tutto, naturalmente, è condannabile nella riforma, s~ pure questa, in blocco, ha segnato una irreparabile battuta d'arresto nel processo d1 adeguamento della scuola alle esigenze della società contemporanea. BibliotecaGino Bianco

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