Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

Giuseppe Carbone rono l'avvento del fascismo. Soprattutto efficace e persuasivo è il porre i problemi e le alternative e il guardare allo svolgersi degli avvenimenti dal punto di vista del fascismo, come forza in movimento tumultuoso, contrastato e contraddittorio, e soprattutto dal punto di vista perso·n:ilissimo e particolarissimo di Mussolini che ha l'intelligenza e la sens~bilità - unico forse - di distinguere con chiarezza le vie obbligate e le alternative di sviluppo del movimento fascista e la capacità di inserirvi con altrettanta chiarezza e con tempestività e spregiudicatezza assolute i propri interessi e le proprie ambizioni. Bisogna dire che in questo Valeri può giovarsi del sussidio di una fonte eccezionale, quale il solidissimo lavoro del Tasca 1 che si impo,ne non solo per la ricchezza - talvolta addirittura pletorica - della documentazione, ma anche e soprattutto per l'elaborazione ricca di spunti lucidissimi e di analisi affatto penetranti, fra le quali particolarmente suggestive e convincenti proprio quelle volte a cogliere e delineare motivi componenti e problemi della dinamica dell'insorgente fascismo visti dal1'interno. Assai notevole ad esempio tutta la ricostruzione che dà della crisi di sviluppo del movimento fascista nella primavera-estate 1921, nella quale assai lucidamente sono individuati: 1) il deflusso di simpatie e consensi all'azione squadristica; 2) un accenno di contenimento e di reazione legalitaria da parte dello Stato (circolare Bonomi, episodio di Sarzana); 3) una frattura all'interno delle file del fascismo fra coloro che. vogliono perseverare ed esasperare con lo squadrismo, sotto la pressione dei piu eleméntari inter.essi di classe (agrari) e della belluinità ormai scatenata, e coloro che avvertono che il punto di saturazione è ormai toccato e che bisogna riscuotere in termini politico-governativi i ·vantaggi e le posizioni guadagnate con le imprese squadristiche (Mussolini); 4) le persònali preoccupazioni e le manovre di Mussolini per inserirsi con il « patto di pacificazione )) in un nuovo equilibrio e in nuove soluzioni politico-parlamentari-governative, per aggravare in pari tempo le scissioni e le difficoltà in campo socialista e per lanciare le premesse di un grande partito del lavoro di tipo federativo tradeunionista in cui in-- serirsi, manovrare e primeggiare (qui è forse ancora presente il suo complesso della vendetta nei confronti del Partito socialista, e qui è forse 1 Nascita e avvento del fascismo, Firenze 1950. Biblioteca Gino Bianco

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