Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

Origin i d.el fascismo sione finanziaria fra le singole imprese?); ovvero si inventa una dete~ riore sociologia pseudo-marxista per dare una versione annacquata dello spirito di lotta e della coscienza di classe del proletariato agricolo : « Le prolétariat italien est caracterisé par une forte pro·portion d'ouvriers agricoles. En 1921 le prolétariat agricole formait plus de la moitié de la classe ouvrière active, ce qui est un chiffre énorme, meme pour un pays agricole. Tout en étant de veritables prolétaires par leur position sociale et en manifestant par moment de hautes qualités combattives, les ouvriers agricoles n'en sont pas moins, dans l'ensemble, plus proches par leur psychologie de la petite bourgeoisie que du prolétariat industrie! » 1 • Si guardino per contrapposto nel Valeri - e solo a titolo di esempio · - le note sul dannunzianesimo politico come aspetto del costume del1'epoca, come nido di equivoci e di scivolamenti antidemocratici, e si guardi, a un tempo, alla misura e ~alla finezza con cui è dipinta tutta l'affascinata e amara e allo stesso tempo squallida avventura dannunziana. O si guardi anche all'avvedutissima - ma forse troppo severa - i:icostruzione del barcamenarsi talora pavido talora ambiguo e fin troppo ardito del Nitti proprio nella co,ngiuntura fiumana e ancora dopo, di fronte alla catena di complicazioni e di esplosioni interne ed esterne cui la miccia fiumana appiccò fuoco. E soprattutto si guardi con quale finezza Valeri conduce l'analisi del progressivo erodersi e disfarsi, nel corso della crisi, di tutta la vecchia classe dirigente italiana, del suo annaspare fuori tempo in un mondo turbinoso e diverso, che essa mal comprende e che la travolge proprio quando essa si lusinga di dirigerlo e dominarlo; del traballare dei valori piu certi e piu antichi, dietro ai quali sempre piu fitti e scoperti spuntano interessi minuti e finzioni e ambizioni tanto piccole quanto prepotenti; dell'ambivalente complesso di odi et amo <li fronte all'irrompere della nuova leva dell'ordine; e del generale convergere dei vari gruppi liberali e democratici divisi discettanti e contrastanti ma tutti in « sostanziale accordo» sul problema numero uno: l'accesso del fascismo alla direzione dello Stato. In quale forma? per quale strada? assieme a chi? Su ciò dissentono e si azzuffano; ma sul risultato alla fin dei conti da raggiungere tutti, i;iel 1922, si incontrano e concordano : Giolitti e Albertini, Amendola e Salandra e anche Nitti. Altrettanto felice è l'analisi con cui il V aleri ricompone la dinamica degli avvenimenti e delle alternative negli ultimi mesi che prepara- . 1 Cfr., SLOBODSKOI, op._czt., p. 19. Biblioteca Gino Bianco '

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