Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

, A. Caracciolo del movimento, soprattutto là dove non aveva una tradizione popolare di qualche peso, si è ridotta a pensare al potere ed al socialismo come co~- seguenza dello scontro mondiale fra gli Stati piuttosto che della propria stessa azione: si è ridotta, per dir la alla buona, a contare soprattutto sulla Armata rossa e gli Sputnik. Per questo oggi il problema di una propria via al socialismo, per i paesi fortemente industrializzati e di antica ciYiltà borghese, si ripropone da capo. Il movimento operaio di questi paesi si è scisso nelle due posizioni opposte di chi considera l'esperienza sovietica come un modello e di chi la respinge condannandola in blocco. Esso ha, in definitiva, perso la capacità di dominare la realtà. Ci si trova a dover ripetere, con il Lenin dell'Estremismo, che da un lato alla Russia, alla quale fu facile iniziare la rivoluzione socialista, oggi è diventato difficile condurla a termine in tutte le sue implicazioni; e dall'altro nell'Europa occidentale e nell'America, dove forse sarà piu facile svilupparle, è difficile iniziare questa rivoluzione. Lenin diceva che « il socialismo è il potere sovietico piu la elettrificazione>>. Questo veramente è stato ed è il programma socialista per la metà meno evoluta dell'umanità: un potere sorto dalla spinta popolare, sommato a un'organizzazione delle forze produttive, un'elementare costruzione di industrie, di servizi, di strutture tecniche e civili. In che modo però si configura la prospettiva del socialismo alla classe operaia là dove domina una acquisizione storica molto diversa? Dal punto di vista del potere, nell'Italia della Costituzione repubblicana o nell'Inghilterra dell' habeas corpus le forze lavoratrici e gli individui, benché esclusi dalla direzione politica, hanno strappato diritti democratici e di autogoverno importanti, talora non ammessi nella Russia staliniana o nella Ungheria postbellica. Dal punto di vista della «elettrificazione)), pur avendo ognuno il suo Mezzogior110 o la sua Irlanda, i popoli di nazioni capitaiistiche avanzate non sono indotti a pensare .necessario un rovesciamento di regime per realizzarla. Il socialismo è oggi qualche cosa di piu e di diverso di quel che Lenin, nella Russia assediata e affamata, poteva proclamare. E' diverso prima di tutto nella Unione sovietica, progredita nella tecnica non solo elettrica ma nucleare e stratosferica, entrata in una fase di contraddizioni nuove tra forze produttive e organizzazione sociale, di lacune singolari nella democrazia politica e nella creazione culturale. Può essere altra cosa nei centri essenziali del sistema capitalistico, se saprà realizzare insieme l'abolizione della appropriazione privata e la democrazia socialista. Resta ancora, se si vuole, simile alla vecchia formula del potere sovietico piu la elettrificazione nei paesi semicoloniali, ma anche 11 in un contesto internazionale che propone subito esigenze di sviluppo ulteriori. 5. La realtà contemporanea nelle sue manifestazioni specifiche, contraddittorie, ma insieme collegate tra loro, chiede di essere messa in primo Biblioteca Gino Bianco ·

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