Passato e Presente - anno I - n. 4 - lug.-ago. 1958

' Praxis ed empirismo 447 di alcuna reciproca comunicabilità. Non è un caso che il Pareto oscillasse fra il desiderio di elaborare una teoria politica logico-sperimentale e la « saggezza >>di limitarsi ad una « teoria teorica >>,lasciando ai politici « la pratica pratica >> 1 : perché inevitabilmente la sua concezione della verità come assolutamente definibile, classificabile, verificabile doveva pretendere di portare ad una teoria scientifica della politica; ma la stessa compenetrazione fra elementi logici e sentimentali, fra elementi di fatto e di valore, che dalla politica si riflette nei criteri assunti da qualsiasi teoria della politica, lo consigliava a ritenere ancora i1]1maturi i tempi per una tale teoria logico-sperimentale, rimandandone indefinitamente la costituzione. Quasi come Max Weber, dopo aver affidato alla scienza il compito di descrivere sperimentalmente, secondo la dimensione della «chiarezza)), la realtà politica, si logorava nel problema di quei giudizi di valore, i quali, pur non ~ostituendo ele- -menti della conoscenza scientifica, « vengono da noi trovati come qualcosa di obbiettivamente valido)), anzi « sono e resteranno sempre di importanza decisiva per l'indirizzo che l'attività ordinatrice del pensiero segue di volta in volta nel campo delle scienze dello spirito >> 2 • Insomma - e questo spiega come· il riferimento ai pratici orientamenti di una piu diffusa opinione ci abbia subito ancora rinviato al riano della discussione filosofica - Bobbio ha ragione di ricercare, attraverso-I'« oceano ideologico tempestoso )) che ci circonda, « un energico àntidoto a due mali estremi comuni agli ideologi: l'intellettualismo politico che rinnova continuamentew l'illusione del successo di una politica "illuminata ", nonostante le continue smentite, e la fantasticheria politica che induce a scambiare i propri desideri con la realtà>> 3 • Ma, nonostante l'acutezza di tante indagini e l'efficacia delle demolizioni di tanti idola pseudologici operate dal Pareto, non sembra probabile che l'antidoto sia in definitiva offerto dallo scientismo sociologico. Perché, come è stato ancora dìbattuto in una recente discussione 4 , anche l'indirizzo di ricerca che si presenta piu « senza presupposti)), piu rigorosamente analitico, sperimentale, « scientifico, un suo presupposto i lvi, pp. 379-380. 2 Cfr. il saggio Die « Objektivitiit >> sozialwissenschaftlicher und sozialpolitischer Erkenntnis, in « Ges. Aufs. zur Wissenschaftslehre >> cit., pp. 152-154. E per l'oscillazione e il contrasto che si viene a determinare in Weber fra il senso sperimentale che ha la « validità oggettiva >> delle « scienze dello spirito >> e la scelta fra « q_uei supremi valori dell'interesse pratico », che, pur soggettivi, rappresentano « 11 presupposto della nostra conoscenza », le sue stesse categorie cfr. ancora questo saggio, ivi, pp. 181-183 e 213.. ' 3 Vilfredo Pareto e la critica delle ideologie, cit., p. 381. 4 Cfr .. 1~ recen~ione di Edilio Chiriotti a Lo storicismo tedesco contemporaneo del ~ossi, 1n « Filosofia », ottobre 1957, pp. 751-757. Il Chiriotti entra in disc~ss1one con la_ r:ec~nsione dello stesso libro scritta nel « Mondo » dell'8 gennaio dal Franch1n1, il quale aveva obbiettato questa necessità del « criterio » da un _punto di vista crociano. ' BibiotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==